Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Ingegneria Gestionale - classe 10
Collocazione: 3507

Autore: Antonacci Grazia
Data: 27/09/2004

Titolo: Lean production: trattazione teorica e caso applicativo

Relatore: Rossi Tommaso
Correlatore: Dallari Fabrizio

Autorizzazione per la consultazione: SI
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

La logica Lean si sta dimostrando la metodologia operativa più efficace e moderna per la migliore competitività aziendale. Concetti come processo, flusso, miglioramento continuo, valore, JIT stanno entrando a far parte del modus operandi delle aziende, costrette da un lato da un mercato dominato dal compratore e dall'altro dall'esasperata competitività globale. Ecco allora che ridurre gli sprechi, aumentare la flessibilità ed il profitto per gli investimenti è ormai una necessità assoluta delle organizzazioni del terzo millennio.Questa tesi si pone l'obiettivo di analizzare brevemente i principi del pensiero Lean e in particolare quello di illustrarne gli strumenti pratici per una corretta messa in opera. Si è voluto tracciare una linea guida che, con il supporto di un' esperienza realizzata sul campo, possa rappresentare una strada percorribile al fine di aumentare le performance della fabbrica in termini di redditività aziendale e di servizio al cliente. La "parte prima" dell'elaborato tratta le origini del pensiero snello e le condizioni economico-sociali che ne hanno favorito lo sviluppo. Vengono poi illustrati i principi fondamentali (teorici ed operativi) e le tecniche che costituiscono la base per la corretta comprensione e implementazione del pensiero snello. È stato inoltre illustrato, sottolineandone gli aspetti prettamente operativi, l'approccio alla Lean utilizzato dall' agenzia di consulenza dove si è svolto lo stage. Tale metodo, basato su piccoli miglioramenti graduali attraverso settimane kaizen, ha una grande valenza, in quanto ha consentito di raggiungere risultati sbalorditivi in numerose realtà imprenditoriali. La "parte seconda" illustra un caso aziendale : una settimana kaizen in cui l'obiettivo fissato era quello di ridurre i lead time di processo per motivi strategici . Seguendo i principi snelli si è operato in un'ottica di riduzione degli sprechi concentrandosi, in particolare, sulla diminuzione dei tempi di set-up attuata attraverso la tecnica SMED. I risultati ottenuti in una settimana sono stati eclatanti: i tempi di set-up delle macchine del reparto, oggetto del miglioramento, sono stati più che dimezzati. Si sono superati gli obiettivi fissati in termini di tempo e si è contemporaneamente ottenuta una riduzione dei costi ed un aumento di produttività.Si sono voluti infine mostrare i limiti del nuovo paradigma operativo e le condizioni a contorno necessarie per l'evoluzione del modello. Dagli studi fatti emerge che la sola risposta dell'efficacia non basta nella sfida della competizione globalizzata: non è sufficiente essere rapidi, tempestivi nel fornire un prodotto/servizio di elevata qualità,è necessario che esso sia fornito anche a costi competitivi. L'impresa snella è in grado di liberare una notevole quantità di risorse a fronte di investimenti molto modesti o addirittura negativi, se è possibile sbarazzarsi di impianti e attrezzature. Il vero differenziale di competitività è la risorsa umana qualificata e motivata. Perseguire l'organizzazione snella non significa,quindi, attuare una semplice riduzione dei costi dei fattori produttivi, ma mirare alla valorizzazione ,all'interno dell'azienda,di tutte le risorse che possono dare un contributo di intelligenza e di know-how.

 
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