Facoltà: Economia Aziendale
Collocazione: 3416
Autore: Moro Massimo
Data: 21/07/2004
Titolo: Basilea2: nuovi approcci patrimoniali e creditizi per le banche
Relatore: Del Giudice Roberto
Correlatore: Sartori Massimiliano
Autorizzazione per la consultazione: NO
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L'intento di questo elaborato e quello di esporre i cambiamenti avvenuti in ambito finanziario per le banche europee nella costituzione del loro assetto patrimoniale, ma soprattutto nel campo della concessione dei crediti ed alla valutazione dei rischi ad essi connessi, infatti dagli inizi degli anni novanta le principali banche dei maggiori paesi industrializzati hanno dedicato un'elevata attenzione all'introduzione e allo sviluppo di modalità più avanzate nel calcolo di quest'ultimi. Si sono affermati veri e propri sistemi di valutazione, intesi come il complesso delle procedure statistiche, organizzative e gestionali volte a valutare i rischi economici connessi con una singola transazione ovvero gruppi di prodotti o di clienti. Tale processo ha interessato in primo luogo i rischi di mercato, i cui modelli di misurazione si sono diffusi rapidamente, anche in relazione alla relativa facilità di acquisizione dei dati necessari per la loro alimentazione. Le autorità di vigilanza hanno tenuto conto di tali sviluppi nella regolamentazione prudenziale, prevedendo la possibilità per gli intermediari di utilizzare i modelli interni come base per il calcolo dei requisiti patrimoniali, a condizione che essi rispettino requisiti di natura quantitativa e qualitativa. Con gli anni novanta lo sforzo per controllare e mantenere un equilibrio generale nel sistema economico ha determinato il nascere del Nuovo Accordo di Basilea sul Capitale, noto come Basilea2, nel quale il processo di sviluppo delle tecniche di misurazione e gestione dei rischi si è esteso all'area del rischio di credito e di quelli operativi. La tesi affronta il percorso storico e gli ampi dibattiti che hanno determinato il nascere del Nuovo Accordo, focalizzando l'attenzione sui tre pilastri, vera ossatura e novità dell'accordo stesso, evidenziando, negli ultimi capitoli, le dirette conseguenze che esso potrebbe portare nell'assetto gestionale delle banche e delle aziende italiane, con particolare riguardo per le piccole e medie imprese che, come sappiamo, rappresentano un' importante realtà nel nostro Paese.
