Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Economia Aziendale
Collocazione: 6519

Autore: Castelli Matteo
Data: 17/04/2008

Titolo: STRUMENTI FINANZIARI PER LA CRESCITA DELLE PMI

Relatore: Sartori Massimiliano
Correlatore: Gervasoni Anna

Autorizzazione per la consultazione: NO
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

Le imprese, per nascere, crescere e svilupparsi, hanno bisogno di risorse, queste sono di due tipi: “fisiche” come ad esempio i macchinari, le materie prime, gli immobili e “finanziarie”. Queste ultime possono essere ottenute a titolo di debito o a titolo di capitale di rischio. La mia analisi affronta il tema della strumenti finanziari di cui le PMI possono avvalersi per “crescere” . Quelli da me presi in esame sono la quotazione in borsa, le obbligazioni e soprattutto il private equity. Con il termine private equity si indicano tutte le operazioni che hanno per oggetto l’acquisto da parte di un investitore di una quota del capitale di rischio di un’impresa in un’ottica di medio termine. Il private equity combina l'attività di finanziamento con quella di servizio, che consiste nell'ideazione, montaggio e gestione dell'operazione stessa. Ci sono diverse fasi da analizzare: il finanziamento dell’avvio, dello sviluppo, del cambiamento. Ad ogni fase di sviluppo dell’impresa, inoltre, può corrispondere un diverso tipo di rischio che l’investitore deve tenere in considerazione per ragioni di ordine finanziario, sia per fornire un supporto manageriale e strategico adeguato alle problematiche dell’impresa nel momento in cui interviene. I vantaggi che apporta l’investitore istituzionale sono molteplici e da la possibilità all’impresa di svilupparsi e rimanere sempre competitiva sul mercato. La scelta su questa tipologia di “finanziamento” risulta oggi ancora poco utilizzata, perché il private equity è uno strumento nuovo. Il principale problema nel farlo accettare dagli imprenditori è dovuto al fatto che spesso sono diffidenti nel far subentrare degli “sconosciuti” nella proprietà aziendale. Superata questa percezione è sicuramente una valida e alternativa per “crescere” perché oltre al denaro, vi è un apporto anche di know-how e compagini di management qualificato.

 
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