Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Ingegneria Gestionale - classe 10
Collocazione: 7432

Autore: Mattana Mauro
Data: 26/02/2009

Titolo: La norma iso 10014 come strumento per il miglioramento delle prestazioni caso di studio: una pmi in ambito manifatturiero

Relatore: Bettanti Alberto
Correlatore: Buonanno Giacomo

Autorizzazione per la consultazione: SI
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

Questo lavoro si propone di usare parte della normativa ISO 10014, la quale fornisce linee guida per ottenere benefici economico-finanziari dall’applicazione dei principi di gestione per la qualità della ISO 9000. Lo studio si è svolto in due fasi. La prima ha avuto un carattere squisitamente esplorativo: ha coinciso con lo studio della norma e della relativa letteratura, al fine di valutare quali metodologie utilizzare per ottenere benefici economico-finanziari in Ilapak; la norma ne propone un corposo elenco e invita esplicitamente a integrare alcune di esse in funzione dei loro differenti e molteplici ambiti di applicazione. Nella prospettiva di realizzare un Market Survey, ho deciso di impiegare come metodo di analisi il modello elaborato dal professor Kano Noriaki sulla “Attractive Quality". La seconda fase, infine, ha avuto un carattere esclusivamente esplorativo, traducendosi nell’applicazione dei modelli selezionati al concreto caso di studio di Ilapak (SWOT, Kano, FMEA, Bottleneck e MRP). I punti di forza del lavoro svolto vanno ricondotti al fatto che la ricerca è risultata efficace anche se utilizzata per valutazioni non prettamente economiche o finanziare, facilitando l’individuazione e la definizione di priorità di intervento. Inoltre, è anche emerso che attraverso un impiego sinergico delle linee guida della ISO 10014 con la Kano’s Theory è possibile ottenere informazioni chiave in vista di un’implementazione delle tecniche capaci di generare precisi e quantificabili benefici in termini di customer satisfaction. D’altra parte, i punti di debolezza del mio studio sono riconducibili a due fattori. Anzitutto, a causa del poco tempo a mia disposizione 4 mesi, non mi è stato possibile applicare la ISO 10014 nella sua interezza e, conseguentemente, non ho potuto valutarne i benefici concreti. In secondo luogo, ho potuto verificare che il test di “autovalutazione iniziale” così come proposto dalla norma, pur essendo un indispensabile punto di partenza, è più adatto a svolgere una “funzione informativa interna” (cioè utile ad allertare l’alta dirigenza circa l’esistenza di un progetto di potenziamento dell’impresa) che non a costituire il materiale concreto su cui lavorare. Per poter essere impiegato in tal senso, dovrebbe essere impostato come un lavoro di gruppo, ovvero come un momento collettivo di scambio di opinioni e giudizi sullo “status quo” dell’impresa: se lasciato alla compilazione individuale, infatti, un test di questo tipo rischia di essere sottovalutato, perdendo ogni significatività.

 
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