Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Economia Aziendale e Management - Classe LM-77
Collocazione: 22020

Autore: Zocco Ramazzo Ilaria
Data: 20/12/2023

Titolo: Sviluppo sostenibile e reportistica aziendale: verso un framework condiviso

Relatore: Lazzarotti Valentina

Autorizzazione per la consultazione: SI
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

Il concetto di sviluppo sostenibile nel corso degli anni ha attratto sempre più l'attenzione della società civile. Questo aumento di interesse è alimentato dalla crescente consapevolezza che le risorse naturali non sono illimitate. L’obiettivo primario dell’elaborato consiste nell’esaminare come le imprese e il panorama economico si stiano adeguando alla transizione verso un’economia sostenibile. È emerso che il contesto imprenditoriale sta rispondendo in modo attivo alle nuove esigenze della società, spingendo le aziende a certificare le proprie attività e iniziative come testimonianza del loro impegno verso questo cambiamento. Sono stati esaminati provvedimenti europei e globali intrapresi con l'obiettivo di accelerare l'adattamento delle società a una prospettiva di vita orientata alla sostenibilità. A livello europeo, si segnala il Green Deal, mentre a livello mondiale si fanno riferimento agli SDGs dell'ONU. Per analizzare in modo più approfondito il coinvolgimento delle imprese nell'incoraggiare questa transizione, sono state esaminate le modalità di rendicontazione e certificazione a loro disposizione. Emergono segni di un'evoluzione negli anni, con l'introduzione di diversi standard e documenti non finanziari concepiti per soddisfare le diverse esigenze aziendali, a seconda delle loro peculiarità. Questa ampia varietà di parametri e certificazioni sviluppatisi nel tempo ha generato la sfida predominante che attualmente si frappone al mondo della rendicontazione di sostenibilità: la significativa diversificazione, che conduce a un'inevitabile mancanza di uniformità e complessità nell'analisi della documentazione non finanziaria. Un passo di rilevanza notevole è caratterizzato dall'entrata in vigore della Direttiva 2013/34/UE (Non-Financial Reporting Directive, NFRD), che, in modo pionieristico, ha istituito l'obbligo di rendicontazione per una specifica categoria di imprese. Tuttavia, tale obbligo ha conservato una flessibilità nella selezione dei parametri da impiegare all'interno del documento. In questa fase attuale, ci troviamo in un contesto di transizione, con l'approvazione recente da parte della Commissione Europea della nuovissima Direttiva 2022/2462 (Corporate Sustainability Reporting Directive, CSRD). Quest'ultima non solo estenderà la gamma di imprese soggette all'obbligo di rendicontazione, ma soprattutto introdurrà l'imperativo per tutte di adottare nuovi principi di redazione noti come ESRS (Environmental, Social, and Governance Reporting Standards). L'obiettivo di questi nuovi standard è l'uniformità dei parametri di rendicontazione per tutte le aziende, cercando di conciliare le esigenze specifiche di ciascuna di esse. Le sfide che le imprese potrebbero affrontare nell'adottare per la prima volta nuovi standard, ora obbligatori, sono molteplici. Sebbene le istituzioni si siano impegnate a facilitarne l'adeguamento, l'efficacia di tali sforzi sarà realizzabile solo attraverso un mutamento culturale che riconosca la relazione di sostenibilità come un'opportunità tangibile, un veicolo capace di promuovere un’importante trasformazione strategica. È stato dunque provato che la sostenibilità trascende il concetto di moda o di mero strumento di marketing; oggi, essa si configura come una tematica cruciale per il successo e la durabilità delle imprese nel lungo termine, contribuendo parallelamente a plasmare un avvenire più sostenibile per la società e per il pianeta Terra.

 
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