Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Economia Aziendale
Collocazione: 1229 (Microfiches)

Autore: Laonigro Filippo
Data: 06/07/2000

Titolo: L'accesso ai fondi italiani per la ricerca da parte delle imprese costruttrici di macchine utensili

Relatore: Noč Carlo

Autorizzazione per la consultazione: SI
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

Scopo di questa tesi e' capire se e come vengono utilizzati i fondi italiani per la ricerca da partedelle imprese di un settore come quello delle macchine utensili ad elevato contenuto tecnologico in cui l'attivita' di ricerca e' sempre piu' una leva competitiva di primaria importanza. Per prima cosa sono state presentate in forma schematica le leggi nazionali e regionali che disciplinano il finanziamento alla ricerca questo per avere un'idea di insieme del complesso sistema legislativo in materia che si e'andato sviluppando nel corso degli anni. A livello nazionale le leggi ci sono ma le risorse sono esigue le strutture inadeguate vi e' troppa parcellizzazione non vi e' sinergia tra le diverse fonti di finanziamento non vi e' integrazione tra i diversi operatori. Si e' cosi' resa necessaria una riforma che tramite il D.Lg.vo 27 Luglio 1999 n.297 ha realizzato un'importante opera di riordino e razionalizzazione della complessa e stratificata normativa in materia annullando le duplicazioni e sovrapposizioni che determinavano una frammentazione normativa di difficile interpretazione e di complicata fruizione in particolare per le PMI. Sono state poi interpellate undici aziende e tramite interviste dirette con manager del piu' alto grado si e' approfondito il livello di conoscenza dei fondi per la ricerca a loro disposizione; e' stato chiesto quali finanziamenti siano stati sono e saranno utilizzati; quali sono stati i principali vantaggi/benefici ma anche gli svantaggi/problemi derivanti dall'utilizzo di tali strumenti. E' emerso un giudizio positivo su tali fondi da parte delle imprese pur considerando alcuni problemi in particolare in fase di formulazione della domanda ed il fatto che solo in pochi casi l'attivita' di ricerca e sviluppo risulta strutturata questo a causa degli organici ridotti e delle limitate risorse finanziarie delle imprese di questo settore normalmente di dimensioni medio piccole. Infine si sono valutati tali fondi dal punto di vista delle Universita'che dovrebbero essere ma ancora cosi'non e' i naturali punti di riferimento delle aziende in tema di ricerca industriale. In particolare attraverso interviste a professori delle facolta' di ingegneria di cinque atenei del nord Italia si e' chiarito come nascano le collaborazioni tra aziende e Universita' (fase in cui vi e' tuttora grande difficolta') le loro logiche di funzionamento e si sono evidenziati i possibili vantaggi per l'Universita' dalla collaborazione con il mondo industriale. In ultimo per i cinque atenei citati si e' provveduto a elencare spiegandone brevemente l'attivita' gli organismi interni (istituti consorzi laboratori etc.) che fungono da promotori per gli accordi con le imprese riguardo la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti.

 
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