Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Ingegneria Gestionale - classe LM-31
Collocazione: 20873

Autore: Ferracini Lucrezia
Data: 16/12/2022

Titolo: Supply chain risk management in small and medium enterprises: a protection motivation perspective

Relatore: Creazza Alessandro
Correlatore: Carissimi Maria Concetta

Autorizzazione per la consultazione: SI
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

The thesis emerges from the observation of the present global situation; events such as COVID-19 and the Russian-Ukranian conflict which, combined with the constant reduction of product lifecycles and the increase complexity of supply chains, have intensified the markets dynamism and thus the need for resilience among companies. The focus of the analysis are small and medium Italian manufacturing enterprises. The main purpose is to investigate their attitude towards supply chain risk management using the protection motivation theory framework: threat and coping appraisal. The aim is to enlarge the knowledge of companies about facilitating factors enhancing resilience as well as their own levels of dynamic capabilities and readiness towards disruptions. Through this increased awareness, companies may reevaluate their approach to SCRM. On one hand, through threat appraisal we investigate the initiating factors driving companies to adopt preventive actions: relevant risks and market characteristics. On the other hand, through coping appraisal we identify the practical factors employed by companies to be resilient: behaviors and orientations facilitating the development of dynamic capabilities, which of the latter are the most effective and, lastly, which SCRM practices are adopted by the company. The elements used for the case analysis come from gaps found in the literature research. Regarding the initiating factors, the major risks driving the willingness to adopt preventive actions are demand risks (high fluctuation, inaccuracy in forecasts and increased customers’ bargaining power) and supply risks (raw materials, delivery delays, suppliers’ non-compliance to regulations and insufficient level of dynamic capabilities). The supply chain design with increased nodes density and criticality as well as standards or requirements from the customer side induce the adoption of proactive approach. Regarding the practical factors, innovation and trust facilitate the development of dynamic capabilities and flexibility is found to be the most effective and efficient capability to create resilience. In the end, the interviewed companies implement proactive strategies to enhance their readiness to disruptions, such as avoidance of risky investments or critical process outsourcing, in addition to reactive strategies of diversification in suppliers and customers, or acceptance of small impact risks. Surprisingly, only few of them employ controlling (training) or risk sharing contracts. La tesi nasce dall'osservazione dell'attuale situazione globale; eventi come il COVID-19 e il conflitto Russo-Ucraino che, uniti alla costante riduzione dei cicli di vita dei prodotti e all'aumento della complessità delle filiere, hanno intensificato il dinamismo dei mercati e quindi la necessità di resilienza delle imprese. Il focus dell'analisi sono le piccole e medie imprese manifatturiere italiane. Lo scopo principale è quello di indagare il loro atteggiamento nella gestione del rischio di filiera, utilizzando la protection motivation theory: valutazione della minaccia e della difesa. L'obiettivo è quello di ampliare le conoscenze delle aziende sui fattori di resilienza così come sui loro livelli di capacità dinamiche e di preparazione alle discontinuità. Grazie a questa consapevolezza, le aziende possono rivalutare il loro approccio al SCRM. Da un lato, attraverso la valutazione delle minacce, indaghiamo i fattori che spingono le aziende ad adottare azioni preventive: rischi rilevanti e caratteristiche del mercato. Dall'altro, attraverso la valutazione della difesa, identifichiamo i fattori pratici utilizzati dalle aziende per essere resilienti: comportamenti e orientamenti che facilitano lo sviluppo di capacità dinamiche, quali di queste ultime sono le più efficaci e, infine, quali pratiche di SCRM vengono adottate dall'azienda. Gli elementi utilizzati per l'analisi dei casi derivano da lacune nella ricerca bibliografica. Per quanto riguarda i fattori scatenanti, i rischi principali che motivano l’adozione di azioni preventive sono i rischi legati alla domanda (elevata fluttuazione, imprecisione nelle previsioni e aumento del potere contrattuale dei clienti) e i rischi legati all'offerta (materie prime, ritardi nelle consegne, non conformità dei fornitori alle normative e livello insufficiente di competenze dinamiche). La maggiore densità e criticità dei nodi della filiera nonché gli standard del cliente inducono l'adozione di un approccio proattivo. Per quanto riguarda i fattori pratici, l'innovazione e la fiducia facilitano lo sviluppo di capacità dinamiche e la flessibilità risulta essere la capacità più efficace ed efficiente per creare resilienza. In definitiva, le aziende intervistate attuano strategie proattive per migliorare la loro preparazione alle discontinuità, come evitare investimenti rischiosi o l'esternalizzazione di processi critici, oltre a strategie reattive di diversificazione dei fornitori e dei clienti o di accettazione di rischi di piccolo impatto. Sorprendentemente, solo alcune utilizzano il controllo (formazione) o i contratti di condivisione del rischio.

 
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