Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Ingegneria Gestionale - classe L-9
Collocazione: 20720

Autore: Rizzo Francesco Emanuele
Data: 24/10/2022

Titolo: L'atlante della logistica

Relatore: Dallari Fabrizio

Autorizzazione per la consultazione: NO
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

Questo lavoro, che ha per oggetto l’Atlante della Logistica, ha lo scopo di fornire un quadro di insieme fondato su informazioni affidabili e ricerche meticolose. Esso si pone l’obiettivo di mappare tutti gli immobili presenti in Italia con una superficie di almeno 2500 metri quadrati, destinati urbanisticamente a svolgere funzioni logistiche. Affinché una mappatura possa considerarsi completa, è stato necessario considerare una pluralità di dati, giungendo così ad un database realizzato in formato Excel. In tal modo è anche facile da consultare e da modificare in futuro con degli aggiornamenti. Contiene oltre 3400 voci per ciascuna delle quali sono state individuate le caratteristiche specifiche riportate in 15 colonne, così l’utente può ottenere una fotografia completa e immediata della struttura presa in esame. Il lavoro si articola in tre parti: 1) nel primo capitolo si è analizzata la natura della Logistica, come momento importante nel processo produttivo che consente alle aziende di trasferire il bene prodotto al consumatore finale. 2) Nel secondo capitolo si è concentrata l’attenzione sull’e- commerce, che rappresenta la frontiera più avanzata ed evoluta di un’attività umana millenaria quale è il commercio. 3) Nel terzo capitolo sono state descritte le fasi che hanno portato alla realizzazione dell’Atlante Logistico Nazionale, partendo dalla raccolta dei dati fino alla stesura definitiva. Il lavoro evidenzia che la stragrande maggioranza degli immobili logistici, presenti sul territorio nazionale, si concentra nel Nord, con la Lombardia che ospita un quarto di tutti i magazzini. Mentre le strutture logistiche presenti nel centro Italia sono circa il 25% del totale Invece, quelle ubicate nel Sud e nelle isole sono appena il 15%. Questa bassa percentuale si spiega considerando il fatto che le regioni del Sud sono distanti dai grandi assi di comunicazione europei. E scarsamente collegate a nodi ferroviari e marittimi di particolare rilievo.

 
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