Facoltà: Ingegneria Gestionale per la Produzione Industrial
Collocazione: 18744
Autore: Caravà Chiara
Data: 31/10/2020
Titolo: Tecnologie per le automazioni dei flussi fisici e informativi e analisi dei dati nel settore dei 3PL: un maturity model per migliorare il servizio
Relatore: Baglio Martina
Correlatore: Creazza Alessandro
Autorizzazione per la consultazione: SI
Le tesi si possono consultare unicamente in sede
Il progetto di tesi si pone come obiettivo l’investigazione delle tecnologie per le automazioni dei flussi fisici ed informativi e degli strumenti di analisi dei dati per un miglioramento del servizio offerto nel settore dell’outsourcing logistico. L’indagine parte da un’analisi della letteratura (SLR) e dalla consultazione di report di aziende di consulenza o di luminari del settore per analizzare lo stato dell’arte. Riunita tutta l’informazione, vengono intervistati degli esperti del settore dell’outsourcing logistico per validare e dare concretezza all’indagine. L’insieme delle informazioni scaturite da queste fonti rappresenta il punto di partenza per la realizzazione del modello di maturità. Il maturity model sviluppato si pone come obiettivo la rappresentazione di diversi stadi di avanzamento (iniziale, intermedio, avanzato e di frontiera) e di diverse dimensioni, in grado di inquadrare l’azienda da svariati punti di vista e poterla quindi consigliare su possibili prossimi passi in termini di miglioramento continuo e servizi offerti. Le dimensioni entro cui si è deciso di inquadrare le società di 3PL sono: leve tecnologiche (tecnologie e strumenti di analisi dati da adottare), livello di integrazione dei dati, infrastruttura a supporto delle connessioni ed infine servizio offerto. Il modello di maturità è stato poi, grazie alla redazione di un questionario, applicato a tre case study. In sintesi, dall’indagine effettuata è emerso che, in termini di letteratura, il settore dell’outsourcing logistico non risulta essere un tema ben investigato a livello tecnologico ed esistono dei gap nello stato dell’arte. In particolare, le interviste con gli esperti del settore e con le aziende fornitrici di tecnologia hanno puntualizzato che il settore dei 3PL non risulta essere particolarmente incline agli investimenti in innovazione e tecnologia per differenti ragioni: fattore culturale (di per sé sono restii all’innovazione e presentano personale di magazzino non sempre confidente con la tecnologia), fattore contrattuale (brevità dei contratti con i clienti che causa conseguente instabilità finanziaria che non incentiva ad investire in tecnologie o strumenti di analisi a lungo termine) e livello di standardizzazione e di digitalizzazione (prerequisito fondamentale per l’adozione di automazione e tecnologia; se i processi e le attività non sono standardizzate e digitalizzate è controproducente introdurre innovazione). Esistono infine dei criteri da tenere in considerazione nella selezione di una tecnologia: scalabilità, sia orizzontale (capacità produttiva) che verticale (funzionalità); affidabilità, tecnologia validata e con caratteristiche assodate; tempo di payback, ovvero il tempo di recupero dell’investimento, che deve essere mediamente pari alla durata dei contratti che i 3PL stipulano con i loro clienti. Il contributo finale di questa tesi ha due sostanziali risvolti: un contributo al mondo accademico dove rappresenta una sintesi dell’informazione presente in letteratura, arricchita da indicazioni sulle tecnologie realmente adottate dalle aziende e da testimonianze di società di consulenza; delle implicazioni lavorative e manageriali che vedono la realizzazione di una roadmap, in grado di rappresentare il posizionamento di ciascuna realtà aziendale in relazione ai propri competitors ed aiutare i manager ad identificare su quali tecnologie e strumenti di analisi focalizzarsi, su quali ostacoli è necessario lavorare e quali criteri di scelta è indispensabile prendere in esame nella selezione di un investimento che risulti profittevole.
