Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Ingegneria Gestionale - classe L-9
Collocazione: 16826

Autore: Pessina Francesca
Data: 18/10/2018

Titolo: Il calcolo del costo orario di produzione: il caso Imeas

Relatore: Lazzarotti Valentina

Autorizzazione per la consultazione: NO
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

L’elaborato si compone principalmente di tre sezioni: inizialmente viene introdotta la società oggetto del lavoro, Imeas, fornendo una breve presentazione delle origini, le sedi, la struttura organizzativa e i principali prodotti che essa offre, che vengono raggruppati in tre linee quali metallo, legno e plastica e gomma, indicando le relative informazioni tecniche, in modo da inquadrare il contesto generale in cui la società opera. Nella seconda sezione si prosegue esponendo il principale obiettivo del lavoro che può essere definito come il calcolo del costo orario di produzione ponendo particolare attenzione alla ripartizione dei cosiddetti “overhead”, adattandolo in un formato tale da poterlo aggiornare periodicamente. I dati utilizzati per l’elaborazione del lavoro sono stati reperiti sulla base di fogli Excel fornitimi dal tutor aziendale e qualora non fossero chiari o sufficienti, è stata svolta un’ulteriore verifica attraverso la consultazione di documenti contabili quali fatture, bilancio d’esercizio, il piano di commesse e informazioni tecniche richieste direttamente ai responsabili di reparto. Nella stessa sezione è stata affrontata anche la modalità con cui i costi sono stati allocati ai relativi centri di costo, oggetto dello studio, esplicando dal punto di vista teorico i metodi esistenti e dando una definizione di base e coefficiente di allocazione necessarie per comprendere l’intero progetto. In conclusione alla seconda parte viene introdotta la definizione di costo espresso come “il valore monetario dei beni e dei servizi impiegati al fine di ottenere dei benefici, siano essi presenti o futuri” e ponendo una distinzione tra costi diretti e indiretti, siano essi variabili o fissi. La terza e ultima sezione è esplicativa del lavoro che è stato effettivamente svolto in azienda durante il periodo di stage, fornendo alcuni esempi pratici. Il primo modello proposto riguarda gli “affitti e spese inerenti”, ripartiti secondo la superficie occupata da ciascun reparto. Il secondo riguarda la “forza motrice e illuminazione” allocando il costo sulla base delle potenze impiegate da ogni singolo macchinario; il terzo e ultimo esempio affrontato, invece, è relativo al consumo di “acqua” nell’azienda, il quale risulta essere suddiviso in quattro categorie. L’ultimo aspetto fondamentale per giungere alla conclusione è la ripartizione della categoria delle “spese generali” dove sono state proposte due possibili soluzioni: la prima segue l’andamento dei costi diretti di ogni centro di costo, la seconda invece fa riferimento ad alcune percentuali in relazione all’utilizzo della singola voce presa in considerazione. Si conclude l’elaborato definendo il costo orario come il rapporto tra il costo totale assorbito da ogni reparto e il relativo totale delle ore lavorate, così da fornire alla società dei dati che attraverso il costante aggiornamento, possano risultare utili per verificare l’andamento positivo o negativo dei reparti nei successivi anni.

 
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