Facoltà: Ingegneria Gestionale per la Produzione Industrial
Collocazione: 16561
Autore: Francesconi Simone
Data: 12/04/2018
Titolo: La digitalizzazione della raccolta dei rifiuti: esperienze a confronto
Relatore: Buonanno Giacomo
Autorizzazione per la consultazione: NO
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Gli ultimi decenni sono stati caratterizzati da un progressivo aumento della popolazione e da un conseguente incremento della produzione di rifiuti. La Comunità Europea per limitare gli sprechi e i danni all’ambiente ha imposto, ai paesi membri, una gestione più efficiente dei rifiuti solidi urbani favorendo il metodo della raccolta differenziata, stabilendo il principio PAYT (Pay As You Throw) e gli obiettivi di quantità di rifiuto differenziato da raggiungere. L’obiettivo dell’elaborato è quello di: • Studiare il contesto europeo e le normative di riferimento in materia di rifiuti; • Comprendere come l’applicazione dei dispostivi IoT influenza la struttura dei processi all’interno delle organizzazioni; • Analizzare il sistema di gestione e raccolta dei rifiuti in essere; • Valutare come i sistemi IoT supportano l’evoluzione dei processi della gestione e raccolta dei rifiuti; • Verificare, attraverso l’analisi di casi esistenti, l’efficienza e l’efficacia del sistema PAYT. Il principale modello di gestione della raccolta dei rifiuti analizzato, tratta dell’applicazione di transponder RFId (chip identificativi) sui contenitori/sacchi per i rifiuti indifferenziati, con l’obiettivo di aumentare le percentuali di raccolta differenziata incentivando l’utente attraverso sistemi di tariffazione puntuale. Sono state analizzate alcune esperienze nell’Italia settentrionale, di comuni appartenenti alla provincia di Milano e a quella di Varese, per verificarne i benefici ottenuti, le criticità riscontrate e gli obiettivi futuri. Nonostante questi sistemi di gestione siano ancora poco diffusi, dall’analisi dei casi esistenti è stato riscontrato un notevole miglioramento in termini di efficacia ed efficienza del servizio. La conclusione dell’elaborato dà il via teorico all’introduzione di un nuovo sistema economico che prende il nome di “Economia Circolare”, in cui il rifiuto non viene più visto come uno spreco bensì come una risorsa.
