Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Ingegneria Gestionale - classe L-9
Collocazione: 16813

Autore: Collura Alessandro
Data: 18/10/2018

Titolo: Shanzhai 山寨 Il modello di business dell’imitazione creativa

Relatore: Manzini Raffaella

Autorizzazione per la consultazione: NO
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

Shanzhai è un termine cinese che significa copia, imitazione, tarocco oppure falso. In Cina esistono aziende specializzate nella creazione di prodotti Shanzhai, considerati, generalmente, sinonimi di bassa qualità, difettosità, plagio, imitazione e copia. Molte di queste aziende, però, non si limitano a realizzare semplici copie dei prodotti originali già presenti sul mercato ma, attraverso un modus operandi basato sull’implementazione di nuove e interessanti caratteristiche, riescono a produrre, senza dover sopportare alti costi di R&D, beni di consumo a basso prezzo – per lo più del settore delle telecomunicazioni – concepiti per soddisfare le esigenze ed aspettative dei consumatori locali, soprattutto di quelli che vivono nelle aree rurali cinesi, intercettandone domanda e bisogni difficilmente esaudibili dai prodotti autentici realizzati dalle aziende straniere, giungendo in breve tempo a conquistarsi importanti e ricche quote di mercato. L’analisi dei punti di forza del business model Shanzhai, alla luce di una serie di casi reali, dimostrerà come alcune aziende abbiano acquisito la capacità di concorrere, anche su scala globale, con i competitors più agguerriti e, in diversi casi, di superare gli stessi, nonché utilizzato la soluzione Shanzhai per crescere, svilupparsi e, infine, come un trampolino di lancio per inserirsi, a pieno titolo, nell’economia formale. Il fenomeno Shanzhai è, da un lato, tollerato per i motivi evidenziati più sopra, dall’altro è criticato in quanto, non essendo strettamente connaturato al sistema economico formale, compete con esso in maniera ritenuta scorretta e sleale, danneggiando e scoraggiando le imprese straniere che investono in Cina e determinando minori entrate fiscali. È ipotizzabile che in futuro le autorità cinesi si risolvano a contrastare il fenomeno Shanzhai con convinzione ed efficacia, fino a determinarne, se non proprio la scomparsa, il contenimento a livelli non particolarmente nocivi per gli interessi dell’economia formale e dello stato. Non si può prevedere se e quando questo scenario si realizzerà. Certo è che le imprese Shanzhai rappresentano ancora oggi una realtà con la quale le aziende ufficiali che investono in Cina, sia locali sia straniere, dovranno imparare a convivere e a competere probabilmente ancora a lungo.

 
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