Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Ingegneria Gestionale per la Produzione Industrial
Collocazione: 15220

Autore: Rossi Giacomo Maria
Data: 20/10/2016

Titolo: Analisi dell'applicazione del Lean Thinking nell'industria manifatturiera

Relatore: Rossi Tommaso
Correlatore: Pozzi Rossella

Autorizzazione per la consultazione: NO
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

L’elaborato presenta le attività di analisi sullo stato attuale dell’implementazione del lean da parte di un gruppo di aziende associate al Lean Club. In particolare, lo scopo di tali analisi è valutare se effettivamente vi sia correlazione positiva fra i fattori tratti dalla letteratura e quanto emerso dalla raccolta dei dati, e se vi siano alcuni fattori comuni fra le aziende che hanno ottenuto i risultati migliori nelle aree relative ad ogni pilastro del tempio lean. Per raggiungere tale scopo, il lavoro è stato organizzato come segue. Nel primo capitolo è presentato il contesto teorico all’interno del quale si sta operando, il lean club e vengono fornite le definizioni di lean manufacturing. Successivamente, come presentato dal secondo capitolo, si è inquadrato il modello di valutazione attualmente adottato e indagati i parametri che vengono comunemente adottati per valutare il contesto di applicazione, presupposto per ottenere una efficace trasformazione lean. Emerge inoltre la necessità di valutare quali tecniche applicare perché sia raggiunto l’obiettivo prefissato e se tutti gli strumenti debbano essere necessariamente applicati in tutte le realtà. Nel terzo capitolo si presentano quindi gli strumenti utilizzati per tale analisi: un questionario, con il quale, attraverso una serie di domande aperte e chiuse, si sono raccolti i dati dalle aziende e il lean assessment, e un audit ormai consolidato all’interno del Lean Club. Infine, come presentato dal capitolo quarto, è valutata la correlazione positiva fra i fattori tratti dalla letteratura e quanto emerso dalla raccolta dei dati e se vi siano alcuni fattori in comune fra le aziende che hanno ottenuto i risultati migliori nelle aree relative ad ogni pilastro del tempio lean. Quanto emerge dalle analisi è che effettivamente esiste correlazione positiva fra i parametri della letteratura e le caratteristiche delle performance delle aziende del Lean Club partecipanti. Infatti, le aziende più grandi hanno ottenuto dei risultati migliori rispetto a quelle più piccole, così come gli investimenti in persone, attraverso l’impiego di un numero maggiore di full time equivalent dedicati alle attività lean, hanno portato lo stesso risultato. Emerge però anche che le aziende che hanno ottenuto i risultati migliori in ogni area, hanno sviluppato progetti simili fra loro, implementando principalmente alcune delle tecniche (ad esempio Value stream map, standard operating procedures nell’ambito del Jit). Si è stabilito quindi un modello di benchmark, partendo dalla grandezza definita grado d’interesse, ovvero quanto una azienda si deva interessare di una determinata area del lean manufacturing rispetto alle altre: tra le altre considerazioni, è emerso che l’area di tecniche da implementare prevalentemente da parte delle aziende del settore manifatturiero deve essere quella dello shop floor management a prescindere dal pilastro in cui si voglia operare. Questo modello prevede delle percentuali che possono essere usate come driver di allocazione delle risorse per il progetto lean, in modo che le aziende coinvolte possano decidere quanto tempo dedicare a ciascun’area avendo un riferimento che sia già rapportato alla propria realtà. Infine vengono forniti anche dei metri di paragone fra le aziende, in modo che ognuno possa confrontarsi con le realtà che sono più significative.

 
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