Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Ingegneria Gestionale per la Produzione Industrial
Collocazione: 15218

Autore: Puliga Gloria
Data: 20/10/2016

Titolo: Big Data in Biomedicine: The user's point of view

Relatore: Buonanno Giacomo
Correlatore: Pozzi Giulia

Autorizzazione per la consultazione: SI
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

Riassunto Le tecnologie Big Data hanno invaso il nostro mondo, rivoluzionando la vita umana e le differenti aree di business. Uno dei settori maggiormente pervaso da questa rivoluzione è la sanità, dove i Big Data hanno trasformato le modalità di terapia e trattamento della salute aspirando allo sviluppo di farmaci personalizzati. Nel settore biomedico, gli omics data sono improvvisamente traslati verso una scienza Big Data, comportando la necessità di utilizzare tools avanzati per estrarre informazione preziosa da essi. Tuttavia, la teoria non ha ancora sviluppato una completa comprensione della materia in analisi (in particolare utilizzando la prospettiva dell’utente) ed esiste un ampio gap tra la pratica e la ricerca. Infatti, sebbene elevate quantità di dati siano costantemente prodotte, numerose difficoltà sono presenti nel loro processo di analisi. Gli utilizzatori di queste tecnologie (i ricercatori biomedici) possiedono diverse competenze IT e incontrano difficoltà nella ricerca dell’informazione poiché la trasformazione del processo impedisce loro di affidarsi a carta e penna, ma permette solo l’utilizzo di processi automatizzati non sviluppabili come singoli artigiani. Per colmare il gap descritto, la tesi presenta una revisione della letteratura concernente i Big Data nella sanità e in biomedicina, formulando la seguente domanda di ricerca: “Why are biomedical users of Big Data technologies facing difficulties in the process of retrieval (lowering performances)?”. Utilizzando quindi tale processo come punto di partenza, sono state descritte cinque principali “sfide”: accesso, integrazione, qualità, interazione e riuso. Conseguentemente, la metodologia qualitativa ha consentito di rispondere alla domanda di ricerca, analizzando una problematica dell’IS con competenze manageriali e sociali. Il materiale empirico è stato raccolto secondo il Case Study Design (materiale fornito dai ricercatori e interviste semistrutturate) e l’analisi è stata sviluppata seguendo una metodologia mixed (deduttiva e induttiva) e secondo gli schemi previsti dalla within e dalla cross case. In conclusione, questo studio ha permesso di valutare in maniera innovativa come il processo di ricerca dell’informazione è radicalmente cambiato, in particolare per quanto concerne gli input di ricerca, con una percezione di peggioramento delle performance. Diverse “sfide” sono state rivalutate e due nuove interessanti aree di miglioramento sono state scoperte (perdita di focus e la mancanza di informazione real-time), portando alla conclusione che un approccio comunitario per la formazione di intermediari (tra competenze biomediche, manageriali e tecniche) è necessario per migliorare la ricerca dell’informazione in epoca Big Data. Summary Big Data have inundated our world, extraordinarily transforming human lives and businesses. One of the fields pervaded by this revolution is the healthcare market, where Big Data have totally transformed the ways to treat human diseases, with the aim to deliver targeted drugs. In biomedicine, a new technology, the so called omics, suddenly emerged becoming a Big Data Science. That has resulted in the need to apply advanced tools of analysis in order to extract precious information. However, the research has still not developed a whole understanding of the subject (in particular when a user centred perspective is considered) and a wide gap exists between practice and research. Indeed, a high amount of data has been produced, but still several difficulties lay on the analysis of them. The users of these technologies (biomedical researchers) hold different IT skills and often struggle when retrieving information in this new paradigm. In addition, the retrieval process has been totally transformed and omics researchers cannot longer rely on pen and paper but they have to move toward an automated system where none works as in a craft store. In order to fill the gap, the author illustrates a review of literature related to Big Data in healthcare and biomedicine. Then, the research question is stated: “Why are biomedical users of Big Data technologies facing difficulties in the process of retrieval (lowering performances)?” Using the retrieval of data, knowledge and information as starting point, five challenges are described: access, integration, quality, interaction and reuse. A qualitative methodology has been used to answer the research question. It allows to analyse an IS problem, using also managerial and social tools. The empirical material has been collected according to the Case Study design (documents provided by the researchers and semi-structured interviews). The analysis of the material has been done using a mixed approach (deductive and inductive) and both within and a cross case studies. Summing up, this research analyses in an innovative manner how the retrieval process has drastically changed concerning the inputs of research, with a general perception of worse performances. Several problems are reevaluated and two new interesting issues are exploited (the loss of focus and the absence of real time information), leading to the conclusion that a communitarian effort with the education of “middleman” people (able to interact with biomedical, managerial and technology specialists) is needed to improve the process of information retrieval in Big Data era.

 
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