Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Ingegneria Gestionale per la Produzione Industrial
Collocazione: 15215

Autore: Picollo Leonardo
Data: 20/10/2016

Titolo: Applicazione di tecniche lean per la qualità e la riduzione dello scarto: il caso B.D.G.El.

Relatore: Rossi Tommaso
Correlatore: Pozzi Rossella

Autorizzazione per la consultazione: SI
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

Il controllo dello scarto nei processi produttivi, è diventato negli ultimi anni un argomento di forte interesse per tutte le aziende. Efficienza e controllo nei processi di produzione si traducono in miglioramenti qualitativi sul prodotto, in un minore lead time, e soprattutto in una importante riduzione di costi e sprechi di risorse. Tutto ciò, sta alla base del pensiero “snello” del lean manufacturing, che persegue la riduzione dello spreco per ottimizzare l’efficienza produttiva e acquisire un vantaggio competitivo sul mercato. L’analisi svolta in questo progetto ha avuto, fin dal principio, proprio l’obiettivo di giungere ad una riduzione dello scarto durante il controllo di time-check (controllo che B.D.G. compie sul 100% dei protettori prima della consegna al cliente). L’intero progetto è stato strutturato e basato sull’utilizzo del metodo di problem solving 8D, con l’intento di rendere l’approccio al progetto il più sistematico e sequenziale possibile. A questo, si è affiancato l’utilizzo di tecniche di supporto alle decisioni, come il diagramma Ishikawa, e strumenti statistici, quali il diagramma di Pareto, e l’analisi della varianza Anova, utili allo studio e all’analisi della grande mole di dati presa in considerazione durante il progetto. Dopo aver analizzato nel dettaglio i dati di scarto dei protettori di tutto l’anno 2015, è stato possibile definire i due modelli di resistenza con la più alta percentuale di scarto, su cui intervenire con le azioni di miglioramento. Successivamente si è andati a definire le reali cause di difettosità dei prodotti; per questo si è costruito un diagramma di Ishikawa, dal quale si è estrapolato un numero ristretto di possibili cause, che sono state poi validate tramite uno studio dell’analisi della varianza Anova, impostando un progetto fattoriale a due fattori. Con il progetto Anova si è andato a valutare l’impatto che l’altezza della resistenza e la temperatura di taratura, avessero nei confronti del tempo di intervento del protettore. Le circa 180 misurazioni svolte in laboratorio, hanno permesso di avere una mole di dati sufficiente a procedere con l’analisi della varianza attraverso l’utilizzo del software MiniTab. Al termine di questo processo di analisi, si è raggiunta la certezza statistica, che l’altezza della resistenza fosse il fattore che maggiormente impattasse in maniera significativa sulla taratura del protettore elettrico. Di conseguenza è stata avviata una fase di miglioramento e riprogettazione parziale del prodotto; la riprogettazione ha portato alla definizione di una resistenza con una resistività maggiore, in modo da poterla posizionare ad una distanza maggiore dal disco bimetallo, e diminuire di conseguenza il rischio di cortocircuiti e tarature errate. Nei soli primi mesi del 2016, questo intervento, ha portato ad una riduzione dello scarto di ben oltre il 50% su entrambi i modelli. In conclusione si può affermare che i risultati del progetto, hanno portato ad un efficientamento del processo di time-check e ad una riduzione dello scarto, con conseguenti benefici in termini di qualità, costi e tempi di produzione.

 
| Indice del sito della Biblioteca | Homepage del sito della Biblioteca