Facoltà: Ingegneria Gestionale per la Produzione Industrial
Collocazione: 13925
Autore: Monti Marco
Data: 15/04/2015
Titolo: Reingegnerizzazione del processo di gestione delle rimanenze degli ordini di produzione: il caso Dalmine.
Relatore: Battezzati Luigi
Autorizzazione per la consultazione: NO
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A seguito della crisi che ha colpito il settore dell’energia, in particolare delle estrazioni petrolifere, è stata registrata una forte riduzione della domanda dei prodotti commercializzati da Tenaris. Questa situazione ha portato l’azienda alla decisione di rivedere i propri processi e per farlo è stato eseguito un Business Process Reengineering. Il BPR si è focalizzato sul processo di gestione delle rimanenze, in particolare i tubi generati dalla messa a mille di produzione. Appurato che non fosse possibile intervenire all’insorgere del problema, riducendo ulteriormente gli avanzi generati, si è valutato come migliorare il processo di recupero di questi tubi attraverso lo storno su una nuova conferma, un’attività poco formalizzata a cui non era stata attribuita la giusta importanza e che veniva svolta in maniera saltuaria. Dopo aver analizzato la situazione AS-IS, il primo passo è stato quello di standardizzare il processo attraverso la definizione di una procedura e l’assegnazione di una risorsa dedicata all’individuazione di possibili storni e alla gestione del processo decisionale ed operativo. In seguito, è stato definito e realizzato un magazzino, denominato MovAvanzi, destinato alla raccolta ordinata delle rimanenze attraverso la logica ABC, che ha reso più semplice la gestione operativa degli storni e ha portato a un miglioramento della condizione in cui vengono trovati i tubi. Quest'ultimo procedimento ha comportato una riduzione dei costi di gestione e un ulteriore aumento dei recuperi che ripagheranno l’investimento effettuato entro circa 13 mesi. Le azioni intraprese hanno favorito dei notevoli vantaggi: attraverso l’impegno di una persona addetta a questo processo sono state mediamente recuperate circa 200 tonnellate al mese, mentre in precedenza il valore medio era circa 60 tonnellate al mese, portando così all’azienda un beneficio economico di circa 70000 € al mese.
