Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Ingegneria Gestionale per la Produzione Industrial
Collocazione: 12962

Autore: Cancellario Giada
Data: 20/12/2013

Titolo: Open innovation and family firms: an exploratory study

Relatore: Lazzarotti Valentina

Autorizzazione per la consultazione: NO
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

The aim of our research is to analyze family firms’ behavior when dealing with collaboration for innovation. We started from a questionnaire about innovation and collaboration, addressed to a sample survey of 300 companies, but firstly we had to define which of these firms could be considered family or non-family firms. To do so we used a questionnaire, that takes into account the percentage of family members involved in firm’s ownership and management: considering fixed values, we selected family firms excluding all the others. However we noticed that differences exist among family firms as well: in turn they have been classified in two broad groups, family firms in a “strict sense” , where the presence of family members involved in management is higher than 50%, and managerial family firms, where the presence of family members involved in management is lower than 50%. These two groups present differences in collaboration breadth and depth: to deepen the reasons of such variances we used a second questionnaire, that closely analyzes a smaller sample survey. After the analysis of each of the examined company and their answers it was possible to define a common model for each category of family firm. Family firms in a strict sense appears to be less willing to external collaborations, they have a less developed R&D unit in terms of financial resources and human resources, moreover they do not possess an intellectual property management system. Managerial family firms on the contrary, appear to be more willing to collaborate with external partners, they have a more developed R&D unit and they use to protect their technologies through an intellectual property system. On the other hand, these two groups turn out to be similar in choosing partners to collaborate with and in the objectives that they want to pursue through collaboration. Lo scopo della nostra ricerca è quello di analizzare il comportamento delle aziende famigliari in merito alle collaborazioni per l’innovazione. Il punto di partenza è stato un campione di 300 aziende che hanno risposto a un questionario sull’innovazione e la collaborazione: si è dovuto però prima definire quali aziende erano da considerarsi “family” e quali “non family”. Per fare questo è stato utilizzato un questionario dove veniva preso in considerazione la percentuale di presenza della famiglia nella proprietà e nel management: in base a valori stabiliti sono state selezionate le aziende “family” ed escluse le “non family”. E’stato però notato come vi siano delle differenze all’interno del gruppo delle “family” stesse: a loro volta sono state classificate come family in senso stretto e family in senso manageriale, laddove la presenza di membri della famiglia nel management fosse superiore o inferiore del 50%. I due gruppi presentano poi differenze in termini di ampiezza e profondità di collaborazione: per approfondire i motivi di queste differenze è stato utilizzato un secondo questionario, che analizza più in profondità un campione più ristretto. In seguito all’analisi di ciascuna di queste aziende campione e delle loro risposte è stato possibile tracciare un modello comune per ciascuna categoria di family firm. Le aziende famigliari in senso stretto risultano essere meno propense all’apertura con collaboratori esterni, hanno un’unità R&S meno sviluppata in termini di risorse finanziare investite e risorse umane impiegate, non esiste un sistema di gestione della proprietà intellettuale. Le aziende famigliari manageriali risultano al contrario più aperte alle collaborazioni con partner esterni, investendo di più nello sviluppo dell’unità R&S, e proteggono le proprie innovazioni con sistemi di gestione della proprietà intellettuale. D’altra parte i due gruppi risultano simili nella tipologia di partner scelti per la collaborazione e negli obiettivi che perseguono tramite l’innovazione.  

 
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