Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Ingegneria Gestionale per la Produzione Industrial
Collocazione: 12984

Autore: Serra Marco
Data: 20/12/2013

Titolo: Le collaborazioni nel mondo dello sport. Applicazione delle logiche dell'open innovation nel mondo del calcio

Relatore: Lazzarotti Valentina
Correlatore: Paolillo Ernesto

Autorizzazione per la consultazione: NO
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

Il mondo del calcio ha due facce totalmente differenti: una legata all’aspetto tecnico, molto tradizionale, che riguarda le regole base dello sport, l’altra, invece, riguarda il business che circonda questo sport,in continua evoluzione e crescita. Su questo secondo aspetto si concentra lo studio condotto, con l’obiettivo di analizzare i rapporti di collaborazione che vedono protagonisti i soggetti che operano nel mondo del calcio italiano. Il punto di partenza è stato l’individuazione delle cause esterne ed interne che hanno spinto i club a dar vita a questi rapporti di collaborazione. Per quanto riguarda le esterne, da un lato la forza dei media, che ha contribuito alla diffusione di questo sport, dall’altro provvedimenti di carattere tecnico, come la sentenza Bosman del 1995, hanno favorito l’espansione del mercato e accresciuto la concorrenza tra i club. Altri fattori influenzanti sono stati l’ingresso di nuovi investitori nel mondo del calcio, ed anche le regole del fair play finanziario, che hanno spinto le società a modificare le loro strategie. Le cause interne sono soprattutto legate ad una diminuzione delle risorse disponibili che ha obbligato ad un cambio di strategia radicale. Questi fattori hanno dunque spinto le società a creare delle reti collaborative con partner, che hanno il compito di supportarle nelle varie attività che generano valore. Nella letteratura calcistica anglosassone le collaborazioni vengono definite “orchestration value network”, dove il primo attributo è legato all’organizzazione della rete che vede la società come centro di gravità, mentre il secondo sottolinea come l’obiettivo di questi rapporti sia la creazione di valore per tutti i soggetti coinvolti. Nello studio dei rapporti di collaborazione è stata fatta distinzione tra quelli sportivi, relative alle attività caratteristiche della società, e quelli extrasportivi, ovvero quelli riguardanti i processi come la gestione delle sponsorizzazioni, degli eventi e del merchandising. La forma organizzativa di questi rapporti può essere o una semplice collaborazione contrattuale o una acquisizione, con delle forme intermedie. I risultati ottenuti hanno messo in evidenza come le società nel campo delle collaborazioni sportive utilizzano strategie totalmente differenti: 1)chiusa, quando decidono di condurre il processo di crescita dei giovani più interessanti internamente; 2) mista, che prevede un approccio aperto nella costruzione del settore giovanile, mentre l’attività di valorizzazione è condotta con l’ausilio di un numero ristretto di partner; 3)aperta, quando le società hanno un processo interamente aperto, cui collabora un numero elevato di club. Per quanto riguarda le collaborazioni extrasportive si sono manifestate differenze sostanziali tra le società nella sola attività di gestione degli sponsor, dove si notano due diversi modi di operare: uno che prevede la gestione di un numero limitato di sponsor, ai quali si cerca di offrire un servizio di alta qualità, a fronte di finanziamenti corposi, l’altro invece opta per un numero elevato di sponsor, con i quali vengono stipulati dei contratti di sponsorizzazione contenuti nell’ammontare. Le restanti attività sono gestite in maniera pressoché analoga; fa eccezione il caso MI Stadio Srl, nata da una joint venture tra Milan ed Inter, per quanto riguarda la gestione degli impianti sportivi.

 
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