Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Ingegneria Gestionale per la Produzione Industrial
Collocazione: 9063

Autore: D'angelo Gennaro
Data: 20/12/2010

Titolo: La politica eu a sostegno del trasporto intermodale: il problema dei costi sociali e dell’ecosostenibilità.

Relatore: Creazza Alessandro
Correlatore: Dallari Fabrizio

Autorizzazione per la consultazione: NO
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

La logistica è uno dei più complessi ed interessanti processi trasversali aziendali. L’analisi della disciplina deve così tener conto di un elevato numero di fattori legati ai micro e ai macrofenomeni aziendali nell’ambito della produzione, del commercio e dei trasporti. Partendo da questa affermazione, si è pensato di costruire un percorso di analisi nel quale la logistica sia causa scatenante, ma altrettanto possibile soluzione di una serie di problematiche sociali. Questa trattazione descrive inizialmente i concetti principali della logistica, permettendo quindi al lettore di comprendere le criticità successive sulla base di conoscenze acquisite. Difatti, numerosi concetti di competitività si sono evoluti, decretando il superamento della maggior parte delle forme organizzative tradizionali dell’impresa: le strutture verticali dominanti sino alla fine degli anni Settanta, spesso rigide e gerarchiche, hanno ceduto il passo a strutture più flessibili, orizzontali e decentralizzate. Consapevoli dell’importanza della logistica, le imprese esternalizzano le attività logistiche più complesse, realizzabili attraverso varie forme di outsourcing, garantendo il controllo, la razionalizzazione del canale e la migliore integrazione delle attività coinvolte. Ha quindi avuto inizio un processo per cui l’attività di supporto di una impresa è divenuta il core business di un’altra. Le conseguenze di questo meccanismo si concretizzano nella formazione e nel fermento di un mercato della logistica, all’interno del quale il trasporto stradale occupa un ruolo decisamente dominante. A tale proposito, si introduce il tema del trasporto alternativo, e precisamente dell’intermodalità. Il trasporto merci intermodale, superate alcune criticità relative a puntualità, distanza e volumi, presenta tutte le caratteristiche di convenienza economica, nonché impatti ambientali meno invasivi. In tale direzione si è proceduto con un’analisi approfondita in merito a questo tipo di trasporto e alle strutture che lo caratterizzano, per poi far luce sugli aspetti economici che evidenziano la convenienza di tale scelta. Il trasporto intermodale predilige l’utilizzo di mezzi meno dannosi per l’ambiente, proprio come il treno, risultando molto meno invasivo sia in termini di congestione dei traffici che per esternalità negative scaricate sulla collettività. Il problema della sostenibilità dei trasporti, trattato a livello europeo, occupa un posto importante tra gli obiettivi della Commissione Europea: l’intero sistema dei trasporti si trova fortemente minacciato dalla poderosa crescita del trasporto stradale, fronteggiando il rischio di una futura paralisi del traffico. Gli indirizzi della politica europea dei trasporti sono rintracciabili all’interno del Libro Bianco “La politica europea dei trasporti fino al 2010: il momento delle scelte”, documento dove vengono proposte soluzioni alle criticità del sistema dei trasporti e individuate azioni per darvi seguito. Questa pubblicazione, portatrice degli obiettivi di politica dei trasporti sino al 2010, identifica le principali criticità del sistema trasporti a livello europeo. Il libro si pone sostanzialmente tre obiettivi principali: il primo concerne la gestione della crescita della domanda di trasporto; il secondo consiste nel disgiungere l’aumento della domanda di mobilità dallo sviluppo europeo, così da ridurre i costi sociali del trasporto pur salvaguardando la competitività economica dell’Unione; il terzo consiste nell’incentivo dei trasporti alternativi. Considerando gli obiettivi di questo lavoro, si è deciso di rivolgere particolare attenzione a ciascuno di tali problemi, secondo strade diverse. Per quanto riguarda lo sviluppo dei singoli modi di trasporto, si è proposta una analisi sull’andamento dei modi di trasporto in relazione alle dinamiche di crescita, con evidenze univoche: lo sviluppo non è stato storicamente uniforme, privilegiando piuttosto il trasporto stradale. La Unione Europea, attraverso una serie di progetti, si sta adoperando per rendere favorevole il trasporto intermodale: in questa sede sarà esposto il meccanismo di funzionamento del programma Marco Polo e del successivo Marco Polo II, attraverso i quali la Comunità Europea ha finanziato e finanzia progetti di intermodalità a livello europeo in virtù della quantità di traffico sottratta al trasporto stradale grazie al progetto stesso. Partendo anche da queste considerazioni, appare evidente come il trasporto imponga alla collettività dei costi socio-economici rilevanti, sia per gli incrementi della congestione stradale, sia per le esternalità negative più direttamente invasive sui cittadini, come l’inquinamento atmosferico e la diminuzione di sicurezza. Dopo aver introdotto il problema dei costi esterni dei trasporti, si è fatto quindi riferimento ai più autorevoli studi sulla materia, per arrivare ad una quantificazione di tali costi. All’interno del testo verranno determinati i coefficienti attinenti alle principali forme di costo esterno imputabile ai trasporti, come l’incidentalità, l’inquinamento atmosferico ed acustico e le conseguenze dei cambiamenti climatici. Terminata l’illustrazione dei metodi di calcolo di tali coefficienti, si è così provveduto alla costruzione di uno schema riassuntivo dei costi della mobilità a livello europeo, relativo al trasporto merci. Dopo aver tracciato questo lungo percorso, si è ritenuto opportuno in primo luogo effettuare alcune valutazioni sugli obiettivi di politica europea dei trasporti emersi nel Libro Bianco per il periodo 2000-2008 ed in secondo luogo valutare i possibili scenari futuri, realizzabili conseguentemente all’introduzione di nuovi programmi e alla rivisitazione di alcuni progetti precedenti (ad esempio TEN-T e Marco Polo II). All’interno di questo lavoro si proverà a dimostrare, attraverso opportuni calcoli, come una efficace politica di riequilibrio modale possa avere effetti particolarmente rilevanti sulla collettività.

 
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