Facoltà: Ingegneria Gestionale - classe 10
Collocazione: 9810
Autore: Callini Giovanni
Data: 05/10/2011
Titolo: Analisi tecnica e di redditività di linee per la produzione di compound plastici
Correlatore: Lazzarotti Valentina
Autorizzazione per la consultazione: SI
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L’obiettivo della nostra tesi è stato un’analisi tecnico/economica delle linee di produzione presenti nell’azienda presso la quale è stato effettuato il tirocinio. La tesi è suddivisa in cinque capitoli. Nei primi tre vengono affrontati argomenti puramente tecnici: si inizia dalla descrizione delle materie prime utilizzate in azienda, delle loro caratteristiche e dei loro impieghi per arrivare poi alla presentazione dei compound prodotti, classificati in base alle loro proprietà (con una particolare attenzione agli additivi aggiunti per l’ottenimento delle stesse). Nel terzo capitolo è presente una descrizione del processo produttivo, focalizzata in maniera particolare sull’operazione di estrusione; speciale attenzione è poi rivolta al settore delle materie plastiche, con uno studio specifico dei Fornitori e dei Clienti dell’azienda. Il quarto capitolo tratta una parte più economica che non tecnica, con l’esposizione del Budget di Conto Economico per l’anno 2012; a partire dalle informazioni più recenti a disposizione, ipotizzando alcuni dati, tenendo presente l’andamento futuro del settore, sono stati calcolati prima un Secondo Margine suddiviso tra tutte le linee di produzione e poi un Reddito Netto totale. Vengono inoltre presentate delle osservazioni sulla situazione aziendale e sulle possibili decisioni da prendere in seguito ai risultati ottenuti al fine di migliorare il Reddito. Nel capitolo finale vengono presentate le conclusioni a cui si è arrivati grazie all’analisi svolta, ponendo particolare attenzione alla liquidità aziendale. Come si è potuto notare durante la nostra attività di tirocinio, l’azienda si trova all’interno di una Supply Chain in cui Fornitori (grandi industrie chimiche) e Clienti (grandi industrie metalmeccaniche o elettromeccaniche) impongono il loro potere di vendita e di acquisto. Pertanto tutti coloro che operano all’interno di questa catena soffrono di una criticità particolarmente grave che è la gestione del capitale circolante. Inoltre costoro, si trovano a dover valutare in modo sistematico la coerenza fra lo sviluppo del fatturato e la scelta degli investimenti volti all’aumento della capacità produttiva, ma anche finalizzati ad ottenere economie di scala e quindi una maggiore redditività. Il controllo degli effetti provocati dall’incremento di capitale circolante è e rimane uno dei fattori più importanti per le aziende industriali che operano su mercati altamente competitivi.
