Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Ingegneria Gestionale per la Produzione Industrial
Collocazione: 8495

Autore: Alaia Fabiola
Data: 28/04/2010

Titolo: I sistemi RFId nel contesto Energy Cluster: proposta di un modello di adozione

Relatore: Mari Luca
Correlatore: Pigni Federico

Autorizzazione per la consultazione: NO
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

L’oggetto di studio è l’innovativa tecnologia Radio Frequenty Identification-RFID. Dapprima si è cercato di definire, la completa conoscenza che si ha di questi nuovi sistemi, ciò che è stato realmente compreso, quello che deve essere approfondito e ciò, che invece, deve essere ancora analizzato. Nonostante i notevoli benefici che tale tecnologia presenta, ci sono ancora dubbi che non ne permettono una semplice accettazione e quindi una conseguente adozione della stessa. Pertanto, l’obiettivo è volto all’ identificazione dei principali fattori, talvolta facilitatori talvolta inibitori, che influenzano l’adozione di questa emergente tecnologia. Per il raggiungimento dello scopo prefissato, quindi, è risultata necessaria una revisione dei modelli di adozione di tecnologie innovative, formulati in precedenza da diversi ricercatori, che hanno basato i loro studi sulle ipotesi della teoria della Diffusion of innovation DOI- (Rogers, 1983), utilizzata per la comprensione del fenomeno di adozione di prodotti, servizi e processi al elevato contenuto innovativo. L’elaborato si propone di formulare un modello di adozione per la tecnologia RFID, data la nascente esigenza di una maggiore comprensione del fenomeno di adozione stesso. Il modello si è basato, principalmente sulle considerazioni presentate in letteratura circa l’adozione dei sistemi IOS, come ad esempio la tecnologia EDI, le cui ipotesi di adozione, sono risultate essenziali per una prima raccolta ed elaborazione dei dati. Ai fini di comprendere le variabili che accelerano o rallentano l’adozione della tecnologia, ci si è poi maggiormente soffermati sui modelli di adozione sviluppati sulla specifica tecnologia RFID, per poterne supportare e validare maggiormente le ipotesi. L’attenzione è stata rivolta al modello di Sharma(2007), il quale, dopo aver analizzato i rilevanti fattori che hanno influenzato l’adozione dei sistemi IOS, come l’EDI e l’e-business (B2B), ha sviluppato un modello di adozione integrativo. Se fino ad allora infatti, l’adozione dei sistemi IT era stata analizzata principalmente da una prospettiva di scelta strategica, per accrescere l’efficienza e l’efficacia delle proprie perfomance organizzative, l’autore si è proposto, invece, di valutare la scelta di adozione, anche da una prospettiva istituzionale. Il modello presentato da Sharma, si compone così di quattro categorie:“fattori tecnologici”,“fattori interorganizzativi”,“prontezza organizzativa” e “fattori ambientali esterni”. Ulteriore apporto è derivato dagli studi condotti da Maria Madlberegr (2009), che ha elaborato un modello di adozione basandosi sul concetto di need- pull. L’autrice nel valutare gli antecedenti dell’intenzione di adozione propone un quadro comprendente variabili quali “tecnologia”, “organizzazione” e “ambiente”. Un modello di adozione della tecnologia RFID, è stato sviluppato, anche, dai ricercatori She-I Chang, Shin-Yuan Hung, David C. e Yen Yi-Jiun Chen (2008), i quali hanno indagato sui principali fattori che influenzano la decisione di adozione all’ interno del settore logistico, arrivando così alla formulazione di un modello, le cui variabili sono:“ambiente del settore industriale”, “caratteristiche organizzative” e “caratteristiche della tecnologia”. Sulla base di tali studi si è pertanto pervenuti alla formulazione di un’ ipotesi di modello di adozione per la tecnologia RFID le cui variabili sono state classificate in: “Fattori tecnologici” “Disponibilità organizzativa” “Ambiente del settore industriale”e“Fattori interorganizzativi”. Il metodo d’indagine utilizzato per la validazione delle ipotesi proposte nel modello è stato il Case Sudy, ovvero, una raccolta di dati, analisi delle informazioni e report dei risultati, attraverso cui è stato possibile validare le ipotesi supposte, permettendo così di rispondere alle domande del “come” avviene l’adozione delle tecnologie RFID in contesti interorganizzativi e del “perché”, ovvero, comprendere i principali facilitatori e inibitori dell’adozione dei sistemi RFID. I dati necessari, per lo svolgimento dell’analisi, sono stati raccolti attraverso una serie di interviste semi-strutturate, che un team di neo-ricercatori ha sottoposto telefonicamente al responsabile di ciascuna azienda partecipante al progetto ELIOS. I risultati pervenuti dal caso studio sono stati rilevanti e soddisfacenti per una maggiore conoscenza e comprensione dei fattori che possono accelerare o rallentare l’adozione di questa innovativa tecnologia. In particolare si è rilevata l’importanza dei fattori inter-organizzativi, dal momento che le imprese intervistate appartengono allo stesso distretto industriale. Pertanto proponiamo di utilizzare tale modello come base di studi di più ampia scale, al fine di validare maggiormente l’applicabilità del modello stesso, anche in contesti ambientali differenti, apportando così miglioramenti vista la possibilità di eventuali lacune o non considerazione di fattori addizionali che invece potrebbero risultare considerevoli.

 
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