Facoltà: Ingegneria Gestionale per la Produzione Industrial
Collocazione: 10638
Autore: Borin Attila
Data: 20/07/2012
Titolo: Stato dell' arte e trend evolutivi dei biopolimeri ad uso tessile
Relatore: Buonanno Giacomo
Autorizzazione per la consultazione: NO
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Fino a pochi anni fa il ruolo del consumatore era essenzialmente marginale. Esso era più attratto da nuove tendenze e cambiamenti continui, privi di grande sostanza o fondamenti, frutto di attenzione verso il gusto e l’estetica. Il nuovo concetto di cui la sostenibilità è un caposaldo, si basa su valori più stabili. Il consumatore pur essendo l’ultimo anello della catena produttiva, esercita una forte influenza sul mercato, grazie a un’accresciuta consapevolezza di ciò che lo circonda. Egli non si accontenta più di cambiamenti superficiali, ma da maggior valore alla qualità della vita, soprattutto per i prodotti della moda, del cibo, del design e per gli oggetti quotidiani. Per un’impresa, oggi, adottare processi produttivi sostenibili equivale a produrre prodotti di qualità. Quando un’azienda produce un capo di qualità, si traduce con un aumento di costi, ma può significare anche un maggior valore per il consumatore e la redditività dell’impresa può anche aumentare. Lo stesso accade con i maggiori costi che possono, spesso, ma non necessariamente, derivare dall’adozione di pratiche sostenibili. Con queste premesse, ho cercato di descrivere cosa sono i biopolimeri, partendo da una descrizione chimica, legata alle normative che li definiscono; quali sono i più importanti, a cosa servono, quali tecnologie sono ora disponibili per ottenere un prodotto dalle alte qualità tecniche a minimo impatto ambientale. I biopolimeri infatti rappresentano quella parte di mercato che integra la tecnologia finora conosciuta con i concetti di sostenibilità, delineando i confini per produrre beni di cui l’uomo non può privarsi senza recare danni permanenti a ciò che lo circonda.
