Facoltà: Ingegneria Gestionale per la Produzione Industrial
Collocazione: 8145
Autore: Bollini Chiara
Data: 16/12/2009
Titolo: Total Productive Maintenance, agente catalizzatore per l'introduzione di logiche "lean": il caso Thule Spa
Relatore: Raimondi Marco
Correlatore: Manzini Raffaella
Autorizzazione per la consultazione: SI
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Qualche anno fa, nei reparti produttivi, concetti nuovi come il just in time, il kaizen, venivano presi come filosofie lontane dall’azienda, talvolta rifiutate e giudicate di poco valore aggiunto; oggi sono proprio questi i metodi che garantiscono notevoli risultati e incrementi sostanziali nella gestione della produzione. Uno strumento innovativo in grado di affrontare le problematiche relative alla gestione ottimizzata delle risorse produttive è il Total Productive Maintenance (TPM), pilastro fondamentale della lean manufacturing. Come la trattazione teorica tende a dimostrare il TPM sembra essere un metodo molto valido per la trattazione dei guasti; occorre altrettanto sottolineare che richiede però lungo tempo di applicazione ed un ampio sforzo da parte dell’intera organizzazione aziendale. Per meglio comprendere i reali passi che occorre compiere e la tipologia di sforzo da effettuare un approccio di tipo pratico al metodo è sicuramente la tecnica migliore. L’azienda che si è resa disponibile per l’attuazione del TPM è la Thule spa, azienda che già in passato ha attuato tecniche simili a quelle descritte e che si è resa molto disponibile per lo sviluppo congiunto con l’università di alcuni degli argomenti relativi al TPM. In ottica quindi con la logica della lean manufacturing, che sancisce come principio l’identificazione dei processi e il loro arricchimento attraverso l’eliminazione delle fasi che non aggiungono valore e l’aggiunta di quelle sottofasi che portano valore aggiunto, si andrà a cercare di migliorare il metodo, portando fasi aggiuntive in modo da creare un processo di facile ed intuitiva applicazione standardizzato per tutte le tipologie di aziende.
