Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Ingegneria Gestionale per la Produzione Industrial
Collocazione: 8159

Autore: Pizzo Davide
Data: 16/12/2009

Titolo: Differenti approcci di open innovation: uno schema di riferimento teorico con applicazione ad un insieme di imprese lombarde

Relatore: Lazzarotti Valentina
Correlatore: Raimondi Marco

Autorizzazione per la consultazione: NO
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

L’obiettivo del mio lavoro di tesi è stato quello di elaborare uno schema di refirimento teorico per studiare il fenomeno della cosi detta “Open innovation”; questo schema di riferimento è stato applicato ad un insieme di imprese lombarde al fine di comprenderne l’effettive comportamenti in relazione al tema d’esame. A tal fine ho proceduto secondo i seguenti passi: 1.Ho identificato, attraverso un approfondito studio della letteratura, due variabili che si possono ritenere rappresentative di diversi gradi di apertura delle collaborazioni fra aziende. In altri termini le variabili in oggetto (numero e tipo di partner e numero e tipo di fasi del processo d’innovazione sulle quali le imprese collaborano) consentono di definire il concetto di “Open Innovation”; 2.In base a tali variabili ho identificato gruppi omogenei d’imprese; l’identificazione è stata dapprima elaborata a livello teorico, per poi essere testata tramite i soggetti partecipanti alla ricerca; 3.Ho analizzato le eventuali differenze manageriali organizzative che caratterizzano tali gruppi di imprese. I soggetti rispondenti fanno parte di un campione selezionato presso diverse camere di commercio lombarde in base ad un criterio che ha cercato di richiamarne la propensione all’innovazione. Il tasso di risposta, per quanto purtroppo non troppo elevato, ha comunque rivelato, da parte dei soggetti rispondenti, un notevole interesse sul tema che sembra assumere una rilevanza gestionale di un certo rilievo. Grazie al fatto che le principali leve gestionali e organizzative, le implicazioni manageriali del presente lavoro, sono state identificate, appaiono molto promettenti. Lo studio empirico ha confermato che i modelli teorici identificati esistono nella realtà (cioè sono effettivamente adottate dalle aziende delle province della Regione Lombardia) e ha illustrato, con diversi livelli di complessità, le caratteristiche strategiche, organizzative e gestionali. Interessanti e caratteristici profili di “Open innovator” sono in effetti emersi: dalle aziende più chiuse in termini di propensione a collaborare ( che preferisce sviluppare all’interno della propria aziende la tecnologia, proteggendola con brevetti) fino ai soggetti molto aperti che intendono massimizzare lo sfruttamento delle opportunità tecnologiche esterne, ma a tale scopo dedica un’alta quantità di risorse e tempo per costruire la necessaria organizzazione e processi.

 
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