Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Economia Aziendale - Classe 84/S
Collocazione: 7614

Autore: Bandera Marco
Data: 14/07/2009

Titolo: Cause ed evoluzione della crisi finanziaria 2008: il caso Lehman Brothers

Relatore: Sartori Massimiliano
Correlatore: Gervasoni Anna

Autorizzazione per la consultazione: NO
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

La causa della crisi finanziaria che stiamo tutt’ora vivendo, non è da ricercarsi in un singolo fattore ma è da attribuirsi ad una serie di fattori e co-fattori che si sono concatenati nel corso degli ultimi anni dando luogo all’intreccio fatale che ha portato all’effetto domino e alle conseguenti ripercussioni sull’economia reale. Il basso costo del denaro che ha caratterizzato l’era Greenspan alla Fed, ha facilitato l’emissione di mutui a basso interesse, spingendo le banche ad erogare prestiti senza valutare la solvibilità dei mutuatari, con la sicurezza di essere tutelate dal rischio dell’insolvenza mediante le cartolarizzazioni. Questa spinta alla sottoscrizione di mutui ha portato ad una crescita smisurata del mercato immobiliare che sarebbe stata destinata a finire prima o poi. Il rialzo dei tassi della Fed sotto Bernanke ha difatti fatto crescere le rate dei mutui, dando inizio alle insolvenze dei mutuatari meno solidi finanziariamente. I mutuatari, che avevano visto le rate mensili aumentare a dismisura non riuscivano più a pagare, facendo così scattare le azioni di pignoramento, che diventarono sempre più frequenti. Nel frattempo i prezzi delle case erano scesi ed il pignorante non riusciva più a recuperare la somma concessa. Il meccanismo che aveva permesso questa continua crescita si era inceppato. Quando il mercato immobiliare era in continua crescita, infatti, la vendita dell’immobile in caso di insolvenza consentiva di ripagare interamente il debito. I mutui, attraverso la cartolarizzazione, sono stati suddivisi in titoli, abs e cdo, che ora hanno perso tutto il loro valore. I titoli sono finiti in carico a moltissime istituzioni finanziarie, allargando il contagio al mercato finanziario e all’economia reale. Un fattore importante è stato inoltre l’inefficacia del sistema di controllo, che ha permesso una eccessiva libertà del mercato portando alla creazione di prodotti tossici e sempre meno trasparenti. I derivati che erano prima visti come strumento per diversificare il rischio hanno portato invece alla moltiplicazione del rischio. Un'altra causa presa in considerazione nella tesi è la globalizzazione, in particolar modo l’ingresso della Cina nel WTO che ha creato un processo formato da due parti: Asia produttrice di merci a basso costo e America consumatrice a debito. L’ultima parte dell’elaborato prende in considerazione il caso Lehman Brothers, l’unica banca che non è stata salvata dallo stato. Il caso racchiude in se la maggior parte delle cause analizzate, dando un quadro completo degli effetti che hanno avuto su questo istituto di credito. Partendo dalla storia del colosso si passa ad una analisi ed un confronto con i competitors per ricercare le motivazioni del fallimento. La crisi è quindi stata scatenata da un mix di cause che comprende i mutui subprime, la “finanza creativa”, le manovre di politica economica, la deregulation, gli indebitamenti e non da ultimo la globalizzazione. Ogni causa ha portato a creare lo spazio e l’ambiente favorevole per lo sviluppo di un'altra causa.

 
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