Impresa e commercialità attraverso il "lato oscuro" dell'unificazione dei codici

/ Nicola Rondinone. - Torino : Giappichelli, c2020. - xvi, 831 p. ; 25 cm. - ISBN 978-88-921-3332-7.

Giugno 1940. L'entrata in guerra dell'Italia influisce anche sui lavori per i codici.

Si gioca una partita complessa cui prendono variamente parte giuristi,  economisti,   esponenti della politica e di centri di interesse. Ne è principale motore e centro di  fuoco il concetto di impresa, con i suoi molteplici significati tecnici e ideologici. La  disputa, combattuta dall'interno come dall'esterno della macchina legislativa, non  si attenuerà con l'entrata in vigore del codice civile e nemmeno con la caduta del  fascismo, attraversando le tormentate vicende che seguono sino all'avvento della  carta costituzionale; peraltro, anche dopo, non verrà mai svelata in tutte le sue  sfaccettature.

Quale è stato il fattore decisivo che ha provocato la fine del codice di commercio?

Quali erano gli obiettivi di Mussolini? A chi va ascritta la paternità della definizione  di imprenditore? Quali forze hanno prevalentemente inciso sulle norme m tema di impresa? Come ha potuto il Libro del Lavoro trapassare nell’ordinamento del nuovo  Stato? Al fine di sciogliere questi e altri interrogativi, l’autore ha coniugato l’esame di  materiali di archivio e di pubblicazioni spesso misconosciute con l’analisi tecnica dei  progetti succedutisi, ricavando conferme e sorprese sul piano della ricostruzione  storica, nonché spunti di riflessione per gli studiosi del diritto positivo.

 

SOMMARIO

AbbreviazioniXV
CAPITOLO 1 - L'"ENIGMA" DELL'IMPRESA OVVERO UNA NON IRRILEVANTE QUESTIONE DI PATERNITÀ 
1. I motivi di interesse per gli storici: l'inquadramento del Libro del Lavoro in un processo legislativo strutturalmente a carattere "pluralistico"1
2. (Segue). La storia del Libro V come ausilio per una migliore comprensione della macchina legislativa e del complesso rapporto fra giuristi e fascismo7
3. I motivi di interesse per i cultori di diritto positivo: la particolare vicenda di un corpo normativo opaco e controverso13
4. (Segue). Sulla validità e attualità delle norme codicistiche in tema di impresa, anche in rapporto alla questione dei fondamenti del diritto commerciale21
5. I punti di partenza: la ricostruzione della genesi del Libro V e dell'evoluzione del concetto di "impresa" nel quadro della storia complessiva della codificazione civile31
CAPITOLO 2 – PROLEGOMENA (DICEMBRE 1923 - GIUGNO 1939) 
1. Criteri di selezione dei materiali37
2. I lavori della Commissione Reale sino al 1936. I progetti di Codice di commercio e di Codice unico delle Obbligazioni e dei Contratti38
3. I lavori della Commissione Parlamentare dal novembre 1936 al giugno 1939. Le discussioni sulla nozione di "azienda" nei progetti dei Libri I e III del codice civile47
4. Il ruolo di giuristi ed economisti nella macchina legislativa del regime e nelle Confederazioni sindacali57
5. L'imprenditore, l'impresa e l'azienda nel pensiero degli economisti corporativi62
6. L'influenza dell'ordinamento corporativo sulla categoria giuridica del l'impresa e sull'assetto dei diritti speciali. Il dibattito sulla rifondazione del diritto commerciale70
7. Ulteriori sviluppi negli anni 1936-1939: a) la funzionalizzazione dell'impresa e i rapporti con la proprietà ~attiva" nella dottrina corporativa e agraristica79
8. (Segue): b) altre prese di posizione contro il codice di commercio. La linea conservatrice di Asquini nel primo convegno del comitato giuridico italo-germanico85
CAPITOLO 3 - LA "PRIMA FASE" DEI LAVORI SOTTO IL GUARDASIGILLI GRANDI (LUGLIO 1939 - GIUGNO 1940) 
1. La scelta dei principali collaboratori (luglio - settembre 1939)91
2. Primi contatti del "giovane" Ministro con i problemi dell'impostazione del progetto di codice di commercio e della formulazione dei principi generali (ottobre - dicembre 1939)99
3. Il cambio di passo politico: Grandi contro D'Amelio (gennaio - febbraio 1940)105
4. La nomina di Putzolu a Sottosegretario del Ministero della Giustizia e l'incremento dei compiti dell'Ufficio Legislativo (marzo - aprile 1940)112
5. Il progetto e la Relazione relativi alla parte generale del Libro IV. I rapporti con la materia commerciale nella presentazione di Grandi alla Commissione Parlamentare (maggio 1940)116
6. Proposte per disciplinare la proprietà e classificare i beni in conformità all'ordinamento corporativo. Il progetto del Libro dei Beni (maggio - giugno 1940)123
7. Il progetto completo del Libro delle Obbligazioni e la Relazione (giugno 1940). In particolare la parte speciale127
8. Il progetto del codice di commercio e la Relazione. La fine della "prima fase" dei lavori (giugno 1940)135
CAPITOLO 4 - PLURIMI LIVELLI DI ELABORAZIONE E "SVOLTA CORPORATIVA" (LUGLIO - AGOSTO 1940) 
1. Gli ultimi lavori del comitato ministeriale sul progetto di codice di commercio. Richieste di osservazioni a Mossa e ad altri esperti esterni (luglio - agosto)151
2. L'esame del progetto commerciale da parte della Sottocommissione Par lamentare. Censure all'autonomia del codice di commercio in sede di esame da parte della Commissione plenaria delle norme sul contratto di società nel progetto del Libro IV (luglio)153
3. I ritocchi del comitato ministeriale al progetto delle Obbligazioni risultanti dalle bozze I-ter. Le osservazioni formulate da esperti esterni (luglio - agosto)159
4. L'esame delle norme sui contratti agrari da parte della Commissione Parlamentare e del Comitato Interconfederale (luglio)165
5. Le discussioni della Commissione Parlamentare in tema di appalto, di mandato e di contratto di lavoro. Le proposte '~rivoluzionarie" di Costamagna e di Panunzio (luglio)169
6. La richiesta al Ministero delle Corporazioni e alle Confederazioni sindacali di osservazioni sulle norme relative al contratto di lavoro. Le riunioni preliminari del Comitato Interconfederale (luglio - inizi agosto)176
7. Gli indirizzi per la revisione del Libro dei Beni e della parte generale del Libro delle Obbligazioni: ragione politica vs. tecnica giuridica (agosto)179
CAPITOLO 5 – L’ "IMPROVVISA" CADUTA DEL CODICE DI COMMERCIO (SETTEMBRE 1940) 
1. Lo studio delle "iniezioni corporative" nella parte generale del Libro delle Obbligazioni, anche nella prospettiva di elevare in futuro le Dichiarazioni della Carta del Lavoro a principi generali. L'elaborazione delle nuove norme sul contratto di lavoro e sul contratto d'opera immateriale183
2. La revisione "in senso corporativo" del Libro dei Beni191
3. Le osservazioni di giuristi e istituzioni sul progetto del codice di commercio. Rilievi sulla distribuzione delle materie e sulla falsa centralità del concetto di impresa194
4. (Segue). Le critiche più radicali formulate da Rotondi e dalla Confederazione dei Lavoratori dell'Agricoltura201
5. Il nuovo attacco in parallelo di Panunzio e Costamagna al progetto del codice cli commercio. La decisione di Mussolini206
CAPITOLO 6 - DAL CODICE DELLA PRODUZIONE ALLE LEGGI SPECIALI COMMERCIALI (OTTOBRE - NOVEMBRE 1940) 
1. Il primo orientamento per il nuovo piano della codificazione: un "codice corporativo" affiancato al codice civile (ottobre)215
2. Il Libro dei Beni diventa Libro della Proprietà: la persistente influenza di Costamagna e di Panunzio (ottobre)219
3. I lavori sul Libro IV: studi preparatori in tema di intese economiche e consorzi; rifinitura delle modifiche in senso corporativo della parte generale e delle norme sui contratti di lavoro e d'opera intellettuale (ottobre 1940)222
4. Le novità annunciate dal Guardasigilli al Comitato Interconfederale: creazione di un "codice della produzione e del lavoro" e innesto nel Libro IV di un Titolo sui contratti di lavoro e di associazione (29 ottobre 1940)225
5. La seconda edizione del Libro delle Obbligazioni. In particolare il nuovo Titolo III (fine ottobre - inizi novembre)228
6. Le discussioni avanti al Comitato Interconfederale delle norme in tema di contratti di lavoro (fine ottobre - metà novembre)233
7. Il travaglio e le proposte dei commercialisti (fine ottobre - primi di novembre)236
8. Il tramonto del "codice della produzione". Il nuovo orientamento favorevole alla redazione di leggi speciali commerciali affiancate al codice civile (novembre)243
9. Il Consiglio dei Ministri del 30 novembre 1940: la Carta del Lavoro premessa del Libro della Proprietà. La rinnovata attenzione dei politici sulla codificazione245
CAPITOLO 7 - LA SCELTA DELL'UNIFICAZIONE E I PRIMI PROGETTI DEL LIBRO DEL LAVORO (DICEMBRE 1940 - GENNAIO 1941) 
1. La decisione di formare un codice unico di diritto privato (primi di dicembre)253
2. Le osservazioni sulla seconda edizione e la redazione della terza edizione del Libro delle Obbligazioni sulla base dell'orientamento antecedente (prima metà di dicembre)257
3. La compilazione del primo progetto del Libro del Lavoro e la sua articolazione (dicembre)264
4. L'immediata revisione del progetto del ... Libro dell'Impresa e del Lavoro (fine dicembre)277
5. La formalizzazione del nuovo piano della codificazione nel Consiglio dei Ministri del 4 gennaio. La prima riunione del Comitato Interconfederale del 7 gennaio282
6. L'approvazione del disegno di legge sul valore giuridico della Carta del Lavoro e sull'estensione dei poteri delegati del Governo per i codici (gennaio)287
7. Le priorità di Grandi. La redazione definitiva del Libro della Proprietà (gennaio)289
8. I lavori "a parti invertite" dei Comitati ministeriali sui Libri delle Obbligazioni e dell'Impresa (gennaio)293
9. Articoli scientifici e giornalistici sull'unificazione e sulle linee direttrici per il completamento del Libro dell'Impresa e del Lavoro (gennaio)296
CAPITOLO 8 - IMPRESA CORPORATIVA CONTRO IMPRESA SPECULATIVA (FEBBRAIO 1941) 
1. L'autonomia "residuale" del diritto commerciale perorata da Asquini attaccata da fronti opposti: gli articoli di Soprano e Mossa (fine gennaio - febbraio)315
2. La formazione del comitato per la revisione del Libro dell'Impresa e del Lavoro. Gli orientamenti di Mandrioli e il riavvio dei lavori del comitato di redazione (febbraio)322
3. Le osservazioni di giuristi e istituzioni sulle bozze II del progetto (fine gennaio - febbraio)326
4. (Segue). Costamagna e la Confederazione dei Lavoratori dell'Agricoltura vs. la Confederazione degli Agricoltori336
5. Corporativisti e sindacalisti a sostegno della centralità della categoria dell'"impresa" nel nuovo Libro. Putzolu contro l'autonomia residuale del diritto commerciale (febbraio)344
6. Le discussioni del Comitato Interconfederale sulle bozze II del Libro dell'Impresa e del Lavoro (seconda metà di febbraio - inizi marzo)355
7. La graduale ripresa dei lavori per il Libro delle Obbligazioni (febbraio)370
CAPITOLO 9 - DAL LIBRO DELL'IMPRENDITORE AL LIBRO DELL'IMPRESA (MARZO - APRILE 1941) 
1. La redazione delle bozze III del Libro dell'Impresa e del Lavoro: la primazia dei concetti di "imprenditore" e di "azienda" (prima metà marzo)373
2. I lavori del comitato di revisione "allargato" sulle predette bozze III (seconda metà marzo)383
3. La discussione sulle bozze IV e IV-IVbis del Libro delle Obbligazioni (fine marzo)386
4. Revisione della terminologia tecnica e approntamento delle bozze V del Libro IV (aprile)390
5. La disputa sull'ambivalenza politica del concetto di "impresa". I richiami all'insegnamento di Mossa (aprile)393
6. Il ritorno dell'"impresa" nelle bozze IV del Libro dell'Impresa e del Lavoro (fine aprile)397
 
CAPITOLO 10 - LE ULTIME "BATTAGLIE" PER LA MESSA A PUNTO DEI LIBRI DELLE OBBLIGAZIONI E DEL LAVORO (MAGGIO - LUGLIO 1941) 
1. Le osservazioni sulle bozze V (e IV-bis) e l'approntamento delle bozze VI del Libro delle Obbligazioni (maggio)405
2. Le osservazioni sulle bozze IV e l'approntamento delle bozze V del Libro del Lavoro. La disciplina della "responsabilità corporativa" (maggio)410
3. Testo finale e pubblicazione del Libro delle Obbligazioni. Prime idee sulla Relazione correlativa (prima metà di giugno)419
4. Le osservazioni sulle bozze V e la redazione delle bozze VI del Libro del Lavoro (prima metà di giugno)423
5. La redazione del testo finale e la pubblicazione del Libro del Lavoro (seconda metà di giugno - prima metà di luglio)427
6. Primi commenti sulla stampa quotidiana: corporativizzazione del codice civile vs. autonomia del diritto del lavoro e del diritto commerciale (seconda metà di luglio)437
7. Il dibattito sul riassetto degli studi universitari della Facoltà di Giurisprudenza e in specie sulla sorte dell'insegnamento di Diritto Commerciale (maggio - luglio e oltre)439
CAPITOLO 11 - IL NUOVO LIBRO DEL LAVORO NELL'ORBITA CORPORATIVA (AGOSTO - DICEMBRE 1941) 
1. Interrelazioni fra livello interno e livello esterno alla macchina legislativa. Le divergenze sull'intensità del coordinamento: D'Amelio vs. Vassalli (agosto - settembre)445
2. Cenni ai lavori sui Libri III e IV: Relazioni, disposizioni di attuazione, osservazioni (agosto - dicembre)448
3. La predisposizione della Relazione al Libro del Lavoro (luglio - dicembre)450
4. Osservazioni per il coordinamento concernenti il Libro del Lavoro. Le norme penali societarie (settembre - dicembre)453
5. Disposizioni di attuazione del Libro del Lavoro e registro delle imprese (settembre - dicembre)454
6. La prima parte dei lavori sulla legge fallimentare (ottobre - dicembre)458
7. La nuova polemica fra Asquini e Mossa (luglio - ottobre)460
8. Le sorti del diritto commerciale e l'impresa corporativa secondo Soprano e D'Amelio (agosto - settembre)465
9. Reazioni dal mondo sindacale-corporativo: Biggini, Arena, Colucci, Roberti, Costamagna, Biagi (agosto - ottobre)470
10. L'impresa e il diritto commerciale nella panoramica del codice civile di Putzolu e in alcuni articoli di magistrati del Ministero della Giustizia (ottobre - novembre)477
11. Il valore sociale del lavoro e le motivazioni della scomparsa del codice di commercio in Cesarini Sforza e in Barbero (novembre - dicembre)482
12. Nuovi contributi delle Confederazioni agricole in vista del coordinamento (novembre - dicembre)486
13. L' "appartata" ricostruzione di Carrara sulle orme della dottrina germanica (dicembre)491
CAPITOLO 12 - IMPRESA E COMMERCIALITÀ DALLE RELAZIONI SEPARATE ALLA RELAZIONE UNIFICATA (GENNAIO - MARZO 1942) 
1. L'unificazione della Relazione al Re e le sue diverse "anime" (dicembre -marzo)497
2. Il coordinamento dei Libri del codice civile: le variazioni relative al Libro V e alle parti del Libro IV concernenti l'impresa (gennaio - marzo)500
3. La rifinitura delle disposizioni di attuazione e transitorie del Libro del Lavoro e il coordinamento con le altre norme attuative. La redazione definitiva della legge fallimentare (gennaio - marzo)504
4. Scelta unificatrice, concezione corporativa e proprietà "produttiva" dalla Relazione al Libro della Proprietà alla Relazione unitaria507
5. L'unificazione del diritto delle obbligazioni e del diritto dell'impresa dalla Relazione al Libro delle Obbligazioni alla Relazione unitaria512
6. Materia commerciale e impresa dalla Relazione al Libro del Lavoro alla Relazione unitaria516
7. Le letture contrapposte di Asquini e Mossa nella Rivista di diritto commerciale (dicembre - gennaio)529
8. Le posizioni degli altri commercialisti (dicembre - marzo)534
CAPITOLO 13 - L'ASCESA DELL'IMPRESA COME ORGANIZZAZIONE NEL CODICE DI "SINISTRA" (APRILE - OTTOBRE 1942) 
1. Celebrazioni, conferenze e onorificenze. Il Comitato consultivo. La posticcia Relazione al Duce di Grandi545
2. Ruolo centrale dell'impresa produttiva e soppressione del codice di commercio nel quadro generale della "pubblicizzazione" del codice civile: D'Amelio, Azara e Vassalli553
3. Asquini e Mossa ricalibrano le loro posizioni sull'impresa e sul futuro del diritto commerciale564
4. L'impresa come "istituzione" secondo Greco. Soprano, Ferrara jr e Rotondi contro l'autonomia del diritto commerciale573
5. Civilisti e giuslavoristi in prevalenza sulla scia di Asquini: sopravvivenza dei diritti speciali e impresa come organizzazione di lavoro584
6. L'impresa come attività e come organizzazione nelle riflessioni degli agraristi. Le superstiti speranze di una legge organica per l'agricoltura592
7. Il dibattito fra i corporativisti e i pubblicisti: l'impresa quale medium concettuale per assicurare la prevalenza degli interessi generali della Nazione599
CAPITOLO 14 - LA "CONTESA TERRITORIALE" SULL'IMPRESA: POLISEMIA E FRAMMENTAZIONE DEL CONCETTO (NOVEMBRE 1942 - LUGLIO 1943) 
1. Evoluzione del quadro istituzionale e ulteriori iniziative per far conoscere il nuovo codice civile605
2. Finalità dei codici mussoliniani e scomparsa del codice di commercio: le riflessioni a consuntivo di S. Messina, D'Amelio, Scialoja, De Martino608
3. Il nuovo saggio di Santoro-Passarelli sull'impresa. Mossa e Asquini affiancati nell'arginare la possibile fagocitazione della categoria da parte dei civilisti616
4. Valeri valorizza i caratteri distintivi della commercialità. La persistente fortuna della tesi dell'impresa come istituzione623
5. Ferri "alza la tela" sull'artificiosità della categoria delle imprese soggette a registrazione628
6. L'imprenditore come organizzatore dei fattori della produzione: lo spunto di Riva Sanseverino e l'indagine di Franceschelli633
7. Ancora sulle prospettive dell'impresa agricola. Putzolu contro le "derive dottrinali"638
8. Ultimi orientamenti dei corporativisti e nuovi indirizzi nel mondo cattolico: la funzionalizzazione dell'impresa agli interessi generali e il partecipazionismo dei lavoratori646
CAPITOLO 15 - ULTIME EPIFANIE DELL'IMPRESA "SOCIALE" NELLA TEMPERIE DELL'ITALIA OCCUPATA (AG0ST0 1943 - DICEMBRE 1945) 
1. Le alternative circa la sorte dei "codici mussoliniani" nella corrispondenza del nuovo Guardasigilli (agosto 1943)655
2. Provvedimenti del Regno del Sud sulla defascistizzazione del codice civile, sull'epurazione e sui contratti agrari (settembre 1943 - dicembre 1944)662
3. La partecipazione dei conditores alla RSI e la socializzazione delle imprese (settembre 1943 - dicembre 1944)666
4. Il tramonto della teoria dell'impresa come organizzazione di lavoro altrui (1944)670
5. La fallita epurazione dei compilatori del codice civile. Gli orientamenti dei partiti antifascisti sulla questione agraria e sulla partecipazione dei lavoratori alle imprese (1945)676
6. La querelle sulla sorte dei codici in periodici non specialistici: il rinvio della questione sino all'avvento della nuova carta costituzionale (fine 1944 - primo semestre 1945)684
7. (Segue). La continuazione del dibattito sulle riviste scientifiche: ripristino del codice di commercio vs. revisione del codice civile (secondo semestre 1945)691
8. Ferri rilancia con vigore la teoria dell'impresa come attività professionale. Residui apprezzamenti dell'impresa come organizzazione dei fattori produttivi (1945)697
CAPITOLO 16 - LA PALINGENESI DEL LIBRO DEL LAVORO DALLO STATO CORPORATIVO ALLO STATO REPUBBLICANO (1946 - 1947) 
1. La decisa inversione di rotta sull'epurazione e le sue ragioni. Il Rapporto finale della Commissione Economica e il declino del "partecipazionisrno" dei lavoratori alle imprese (1946)703
2. La conclusione dei lavori della Commissione per la defascistizzazione del codice civile: in particolare, il giudizio sul Libro del Lavoro (secondo semestre 1946)709
3. Ancora sulla revisione del codice civile e sulla valorizzazione della sua componente "sociale" (1946)713
4. Il rilancio dell'autonomia scientifica del diritto commerciale e il "ridimensionamento" dell'impresa nei manuali di diritto civile e commerciale(1946)717
5. Il dibattito sull'autonomia degli altri diritti speciali in rapporto alla categoria dell'impresa (1946)722
6. Il definitivo accantonamento della regolamentazione legislativa della partecipazione dei lavoratori alle imprese e dell'opzione della riforma dei codici. Il ruolo ridotto dell'"impresa" nella carta costituzionale (1947)726
7. Impresa e principio sociale nel passaggio dal regime totalitario al regime democratico: i caveat di Mossa e di Greco. Bigiavi svaluta il requisito dell'organizzazione nella piccola impresa (1947)731
8. Ultimi bagliori dell'impresa-organismo nella Rivista di diritto agrario. Il disconoscimento di paternità di Azzariti (1947)739
9. Le persistenti cautele dei giuslavoristi e dei civilisti in merito alla categoria dell'impresa. Centralità della stessa nel codice civile e continuità fra ordinamento fascista e ordinamento repubblicano secondo Vassalli (1947)744
CAPITOLO 17 - IMPRESA E DIRITTO COMMERCIALE TRA PASSATO E PRESENTE 
1. La rivisitazione del quadro degli apporti tecnici e delle influenze politiche nelle varie fasi dei lavori della codificazione. L'"assetto variabile" della macchina legislativa fascista751
2. I due tempi della partita sull'"impresa": la mano occulta del legislatore vs. la penna forbita dell'interprete761
3. Il trapasso del Libro del Lavoro dal fascismo alla Repubblica: continuità formale vs. discontinuità sostanziale769
4. (Segue). Il giudizio storico sui responsabili della sua compilazione: totem e tabù772
5. Le ricadute sullo studio dell'"impresa" nel diritto positivo: attualizzazione del concetto o recupero di significati rimossi? Il nodo irrisolto del rapporto con il diritto commerciale776
INDICE BIBLIOGRAFICO E DELLE CITAZIONI783