L'Italia

: molti capitali, pochi capitalisti / Beniamino A. Piccone ; prefazione di Francesco Giavazzi. - [S.l.] : Il SOle 24 Ore, c2019. - xx, 259 p. ; 21 cm. - ISBN 978-88-3249-312-2.

Questo volume cerca di spiegare come l'Italia, partendo da condizioni di miseria al momento dell'unificazione del 1861, sia riuscita a risalire la china e a diventare una delle nazioni più ricche del mondo.

La capacità di risparmio, frutto della paura di tornare poveri, ha giocato in questo "fenomeno" un ruolo rilevante.

Partendo dall'epica di Ellis Island e delle angherie subite dagli emigrati italiani in terra straniera, il volume si addentra nelle viscere del capitalismo italiano, che ha visto sconfitte le grandi imprese private, spesso per incapacità manageriali, e al contempo ha scoperto, anche grazie a studiosi come Giorgio Fuà e Giacomo Becattini, la forza dei distretti industriali e delle medie imprese, il cosiddetto «quarto capitalismo», al cui interno le «multinazionali tascabili» sono andate senza timori reverenziali alla conquista dei mercati internazionali.

 

SOMMARIO

Nota di Guido Roberto Vitale1x
Prefazione di Francesco Giavazzixi
Premessa di Beniamino A. Picconexix
L'Italia: molti capitali, pochi capitalisti
Introduzione3
Capitolo primo - Il risparmio per gli italiani
L'Italia: un Paese di risparmiatori6
Il risparmio precauzionale: quando eravamo poveri9
Quando gli emigranti eravamo noi11
Capitolo secondo La ricchezza degli italiani
Il risparmio e la ricchezza delle famiglie italiane20
Il risparmio nel 2017-2018 e la sua composizione24
Il «parco buoi» e l’educazione finanziaria32
I fondi pensione: una storia di parziale insuccesso34
Cosa non ha funzionato36
L'importanza della gestione passiva per diminuire i costi e favorire 10 sviluppo dei fondi pensione39
Debito pubblico e ricchezza delle famiglie sono fenomeni collegati44
L'evasione fiscale, piaga biblica48
Capitolo terzo L'ethos dell'imprenditore: da Cotrugli a Weber e Sombart
Da Albertano da Brescia a Benjamin Franklin55
L'etica protestante e lo spirito del capitalismo58
Benedetto Cotrugli e l'arte della mercatura62
Il passaggio generazionale: una sfida complessa ma neccssaria66
Il caso Geico Taikisha: il forte legame tra valori d'impresa e successione generazionale71
Capitolo quarto - Il ruolo del sistema finanziario nella crescita economica
Da Schumpeter a Keynes e al Deserto dei Tartari75
La Borsa, questa sconosciuta78
Elite, la piattaforma di Borsa italiana e il ruolo dell'AIM Italia (Alternative Investment Market)85
La debolezza del sistema finanziario italiano e i debitori di riferimento88
La diffidenza verso la Borsa92
Le SPAC come strumento di quotazione delle medie imprese: il caso FILA96
Capitolo quinto - La ricchezza da nascondere e il merito di credito
Gli aspetti culturali del rapporto banca-impresa99
 
La crisi bancaria e il merito di credito105
La necessità deI dissenso intelligente in banche dalla governance eccessivamente verticistica115
Il caso Monte dei Paschi di Siena118
I cani non abbaiarono120
L'importanza della vigilanza incisiva: l'eredità di Paolo Baffi122
Capitolo sesto - Che fine ha fatto il capitalismo italiano?
Le imprese italiane colte impreparate da globalizzazione e progresso tecnologico130
L'Italia dei piccoli imprenditori135
Coltorti contro il mainstream138
Il caso Parmalat: mala gestio, scarsa professionalità e tanta arroganza154
Adriano Olivetti, imprenditore sovversivo158
La FIAT di Sergio Marchionne, unica grande impresa (italiana?) privata rimasta,168
Le dieci regole dell'imprenditore gentiluomo LeopoIdo Pirelli.172
Una storia di insuccesso: la privatizzazione di Telecom Italia181
Sono le medie imprese la forza del sistema Italia189
L'innovazione, fattore chiave per la crescita194
L'incredibile creazione di ricchezza sul mercato azionario americano201
Conclusioni206
Capitolo settimo - Lo Stato imprenditore ha ancora senso?
Lo Stato imprenditore208
Lo Stato innovatore216
Capitolo ottavo - Fattori di arretratezza storica
La famiglia italiana219
Concorrenza, bene pubblico221
Un «Paese dalla passionalità intensa e dalle strutture fragili»228
Diritti e doveri asimmetrici: il dirittismo229
Il cittadino inerte e la cittadinanza attiva: il capitale sociale233
Il ruolo delle istituzioni238
La competitività del sistema Italia secondo le classifiche internazionali245
Conclusioni: «Può l'industria darsi dei fini?»248
Ringraziamenti252
Indice dei nomi253