Le indagini "suppletive" ed "integrative" delle parti

: Metamorfosi di un istituto / di Gianluca Varraso. - Padova : Cedam, ©2004. - 151 p. ; 24 cm. - (Problemi attuali della giustizia penale ; 17)

I poteri delle parti di svolgere indagini "suppletive" ed "integrative" sono una delle cartine di tornasole delle ondivaghe modifiche che ha subìto nel tempo il "nuovo" codice di rito penale. Le linee guida del sistema hanno subìto tali varianti da non rendere agevole l'identificazione dei ruoli delle parti e del giudice nel tema della ricerca delle fonti di prova e della loro ammissione ed escussione. Il permanere di termini massimi per le indagini preliminari per il pubblico ministero si è subito rivelato uno sbarramento disarticolato dalla realtà operativa. Da qui, la forzatura fino al consolidarsi del principio della "continuità investigativa"; di fatto il pubblico ministero è nelle condizioni di poter supplire alle deficienze inquisitorie imposte dalla chiusura delle indagini preliminari; per la fase dibattimentale, sono attribuiti all'organo dell'azione poteri di integrazione probatoria in vista della varietà delle situazioni che si arricchiscono con la celebrazione del pieno contraddittorio. D'altro lato, le facoltà riconosciute alle parti con le indagini difensive non sono contenute entro termini cronologicamente prefissati, e costituiscono un momento importante per la realizzazione del principio in oggetto. La proliferazione delle fonti di prova è in linea con le regole del "giusto processo", eccezion fatta per la sua durata ragionevole.
Sullo sfondo della ricerca, condotta con un esame accurato di dottrina e giurisprudenza, senza mai perdere di vista il sistema, si muove l'aspirazione scientifica di fondo: anche una struttura tendenzialmente accusatoria non può fare a meno di ricordare che lo scopo del processo penale non è assimilabile a quello di altre esperienze giudiziarie a contenuto dispositivo.


Indice

Prefazione xi
CAPITOLO I - LA GENESI STORICA DELL'ATTIVITÀ DI INDAGINE "SUPPLETIVA" ED "INTEGRATIVA" DELLE PARTI: DALLA LEGGE DELEGA N. 108 DEL 1974 AL "NUOVO" CODICE DI PROCEDURA PENALE DEL 1988  
1. La legge-delega 3 aprile 1974 n. 108 ed il progetto preliminare del 1978 1
2. La legge-delega 16 febbraio 1987, n. 81 4
3. Dal progetto preliminare del 1988 al "nuovo" codice di procedura penale: l'attività di indagine "suppletiva" ed "integrativa" delle parti 7
CAPITOLO II - L'ATTIVITÀ DI INDAGINE DELLE PARTI SUCCESSIVA ALL'ESERCIZIO DELL'AZIONE PENALE  
Sezione prima - L'attività suppletiva di indagine  
l. L'attività suppletiva di indagine del pubblico ministero: la ratio 13
2. (Segue): e l'oggetto 24
3. L'attività suppletiva di indagine del difensore delle parti private 29
4. (Segue): e del difensore della persona offesa dal reato 32
5. (Segue): Il ruolo della polizia giudiziaria in sede di attività suppletiva di indagine 35
6. (Segue): Il dies ad quem e la relativa discovery 37
7. (Segue): I singoli atti 43
8. Le indagini suppletive e l'incidente probatorio 46
9. Le indagini suppletive e l'obbligo di immediata declaratoria di determinate cause di non punibilità 50
10. Le indagini suppletive e le indagini disposte dal giudice dell'udienza preliminare ai sensi dell'art. 421- bis c.p.p.: una possibile coesistenza 53
Sezione seconda - L'attività integrativa di indagine  
1. L'attività integrativa di indagine delle parti: l'eccezionalità a fronte della completezza delle indagini preliminari e della "nuova" udienza preliminare 57
2. Il limite funzionale delle "richieste al giudice del dibattimento": l'attività integrativa di indagine al servizio della completezza dell'istruttoria dibattimentale 62
3. (Segue): La discovery dell'attività integrativa di indagine 66
4. (Segue): ...e il "passaggio" degli atti di investigazione integrativa nel fascicolo del pubblico ministero ai sensi dell'art. 433 comma 3 c.p.p. 69
5. I protagonisti della investigazione integrativa: le parti 72
6. ...e la persona offesa? 73
 
7. I singoli atti 75
8. Il divieto di richiesta di informazioni e notizie sulle domande formulate e le risposte date dalla persona informata sui fatti ai sensi degli artt. 362 e 391-bis comma 4 c.p.p. ed il divieto di cui all'art. 430-bis 79
CAPITOLO III - L'UTILIZZO PROCESSUALE DELL'ATTIVITÀ DI INDAGINE "SUPPLETIVA" ED "INTEGRATIVA"  
l. Le richieste probatorie ex artt. 493 e 495 c.p.p. 83
2. L'acquisizione concordata dalle parti di atti di indagine nel fascicolo per il dibattimento 85
3. Le "nuove contestazioni" dibattimentali 90
4. Le richieste ex artt. 507 e 523, ultimo comma, c.p.p. 93
5. Le letture contestative (artt. 500 e 503 c.p.p.) 95
6. ...ed acquisitive (artt. 512 e 513 c.p.p.) 97
7. Le richieste ex art. 603 c.p.p. 100
8. La materia de libertate 102
CAPITOLO IV - L'ATTIVITÀ DI INDAGINE SUPPLETIVA ED INTEGRATIVA NEI PROCEDIMENTI "ALTERNATIVI" AL RITO ORDINARIO, DAVANTI AL GIUDICE DI PACE E PER L'ACCERTAMENTO DELLA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI  
1. L'attività di indagine suppletiva nei procedimenti speciali: l'applicazione della pena su richiesta delle parti; il giudizio abbreviato; il decreto penale di condanna 105
2. (Segue): Il giudizio immediato e direttissimo 112
3. L'attività di indagine integrativa nei procedimenti speciali: l'applicazione della pena su richiesta delle parti; il giudizio abbreviato condizionato; il decreto penale di condanna 114
4. (Segue): Il giudizio immediato e direttissimo 118
5. L'attività integrativa di indagine nel procedimento per citazione diretta davanti al tribunale in composizione monocratica 121
6. (Segue): ...e davanti al giudice di pace 125
7. L'attività suppletiva ed integrativa di indagine delle parti nel procedimento per l'accertamento della responsabilità degli enti per illeciti amministrativi dipendenti da reato: rinvio 131
CAPITOLO V - LA CONTINUITÀ INVESTIGATIVA NEL PROCEDIMENTO PENALE: LA RILETTURA DI UN PRINCIPIO  
1. Il principio di continuità investigativa a fronte dell'attività di indagine suppletiva 135
2. (Segue): ...e dell'attività integrativa di indagine 141
Considerazioni conclusive 149