Prefazione | XI |
Elena delle principali opere citate | XIII |
Abbreviazioni | XV |
Capitolo Primo - ORIGINI, OBIERRIVI E CARATTERI DEL REGOLAMENTO (UE) N. 1215/2012 (RECAST) di Alberto Malatesta | |
1. L'evoluzione della disciplina dalla convenzione di Bruxelles del 1968 al regolamento n. 1215/2012 | 1 |
2. Lo speciale status della Danimarca e l'applicazione nel tempo del regolamento | 3 |
3. Gli obiettivi del recast nel quadro del processo di integrazione giudiziaria europea | 4 |
4. L'ambito di applicazione spaziale del regolamento: dalla proposta della Commissione favorevole a introdurre norme sulla giurisdizione universali | 6 |
5. ... alla conferma (con eccezioni) del loro carattere intracomunitario | 8 |
6. Il rapporto con le convenzioni internazionali: in particolare, la salvezza degli accordi conclusi tra Stati membri e Stati terzi nelle stesse materie | 9 |
7. La convenzione «parallela» di Lugano del 2007 | 11 |
Capitolo Secondo - LE NOVITÀ RELATIVE ALL'AMBITO DI APPLICAZIONE MATERIALE: IN PARTICOLARE, I RAPPORTI TRA GIURISDIZIONE E ARBITRATO di Alberto Malatesta | |
1. Le modifiche apportate all'ambito di applicazione materiale | 13 |
2. La precisazione dell'ambito di applicazione | 14 |
2.1. ... con riguardo alla definizione di «materia civile e commerciale»: la responsabilità dello Stato per atti o omissioni nell'esercizio di pubblici poteri | 14 |
2.2. ... con riguardo ai settori esclusi di cui all'art.1 par. 2 | 15 |
2.2.1. Stato, capacità e regime patrimoniale tra coniugi | 16 |
2.2.2. Le obbligazioni alimentari | 17 |
2.2.3. La materia successoria | 17 |
22.4. La materia fallimentare | 18 |
3.Verso una maggiore esclusione della materia arbitrale | 20 |
3.1. I procedimenti paralleli aventi ad oggetto la validità della convenzione arbitrale alla luce della giurisprudenza West Tankers | 21 |
3.2. Il superamento della West Tankers ad opera del recast: in particolare, l'esclusione delle decisioni relative alle convenzioni arbitrali | 23 |
3.3. La circolazione delle decisioni sui merito di un giudice di uno Stato membro in presenza di una convenzione arbitrale e i suoi limiti | 25 |
3.4. La «prevalenza» della convenzione di New York del 1958 sul regolamento | 26 |
Capitolo Terzo - LE NOVITÀ IN MATERIA DI FORI FACOLTATIVI ED ESCLUSIVI di Nicolà Nisi | |
1. Le modifiche apportate alle sezioni 2 e 6 del capo 11 del regolamento | 29 |
2. Il nuovo loro per la restituzione dei beni culturali | 30 |
3. Le modifiche all'art. 24 n. 4 in materia di proprietà intellettuale | 33 |
3.1. La codificazione della giurisprudenza GAT | 33 |
3.2. La proposizione dell'eccezione di invalidità nelle azioni di contrattazione: questioni irrisolte | 34 |
3.3. La portata della devoluzionc al giudice esclusivamente competente | 37 |
4. La recente istituzione del Tribunale unificato dei brevetti (TUB) | 39 |
4.1. La competenza ratione materiae del TUB e il regime transitorio per i brevetti europei non unitari | 40 |
4.2. Le modifiche al regolamento n. 1215/2012 per quanto attiene al coordinamento con l'accordo TUB: i nuovi articoli da 71-bis a 71-quinquies | 41 |
4.2.1. 11 TUB come autorità giurisdizionale comune | 42 |
4.2.2. La competenza giurisdizionale del TIJB | 43 |
4.2.3. Le questioni di litispendcnza che coinvolgono il TUII | 45 |
4.2.4. Il riconoscimento e l'esecuzione delle decisioni in materia brevettuale | 45 |
Capitolo Quarto - LE NOVITÀ IN MATERIA DI FORi PROTETTIVI DELLA PARTE DEBOLE di Gaetano Vitellino | |
1. Le modifiche apportate alle sezioni 3.5 del capo Il alla luce dell'obiettivo di maggiore tutela della parte debole | 47 |
2. I caratteri generali dei sottosistemi protettivi: la distribuzione asimmetrica della giurisdizione | 48 |
3. La giurisdizione nei rapporti collegati con Stati terzi | 50 |
3.1. La dualità del regime giurisdizionale nel previgente sistema | 50 |
3.2. La proposta della Commissione di completa «universalizzazione» delle norme sulla giurisdizione | 52 |
3.3. La parziale «universalizzazione» attuata dal recast soltanto in materia di contratti di consumo e di lavoro | 53 |
3.3.1. Le azioni contro parti deboli domiciliate in Stati terzi | 54 |
3.3.2. Le azioni contro parti forti domiciliate in Stati terzi | 54 |
4. Gli accordi di scelta del foro nei rapporti collegari con Stati terzi | 57 |
4.1. L'incerta efficacia degli accordi attributivi di giurisdizione ai giudici di Stati terzi | 57 |
4.2. L'efficacia della proroga della giurisdizione italiana quando la parte debole non sia domiciliata nell'Unione | 59 |
3. Le modifiche in materia di contratti di lavoro: in particolare, il cumulo soggettivo delle cause promosse dal lavoratore | 61 |
Capitolo Quinto - LE NOVITÀ IN MATERIA DI PROROGA DELLA GIURISDIZIONE di Alberto Malatesta e Gaetano Vitellino | |
Sezione I - GLI ACCORDI DI SCELTA DEL FORO di Alberto Malatesta | |
1. Le modifiche apportate all'art. 25 e i loro obiettivi | 63 |
2. L'ambito di applicazione «universale» dell'art. 25 | 65 |
3. Il principio dell'autonomia della clausola di scelta del foro | 66 |
4. L'inserimento di una norma di diritto internazionale privato uniforme sulla validità sostanziale dell'accordo di scelta | 67 |
4.1. La conferma del ruolo dei diritti nazionali nella valutazione della validità sostanziale dell'accordo | 67 |
4.2. L'incerta natura della norma | 69 |
4.3. La nozione di «nullità dal punto di vista della validità sostanziale» | 70 |
5. La priorità del giudice eletto sull'accertamento della validità dell'accordo in situazioni di litispendenza: rinvio | 72 |