Servizi sociali e diritti della persona

/ di Silvia A. Frego Luppi. - Milano : Giuffrè, ©2004. - 291 p. ; 24 cm. - (Studi e pubblicazioni di diritto della LIUC, 3)

Indice

INTRODUZIONE  
1. Oggetto e finalità della ricerca 3
2. L'evoluzione dell'intervento pubblico nell'ambito dei servizi alla persona 14
2.1. Le origini 14
2.2. L'affermarsi di un modello "unilaterale" 23
2.3. Le indicazioni costituzionali e il successivo espandersi dell'intervento pubblico. La transizione verso un modello "bilaterale" 23
2.4. Segue: Il caso dei servizi sociali: dall'assistito all'utente. Caratteri generali dell'evoluzione nor-mativa fino all'adozione della legge-quadro 27
3. L'evoluzione recente del disegno organizzativo con specifico riguardo al rapporto pubblico-privato quale fattore condizionante il livello di tutela garantito all'utente 39
3.1. La valorizzazione del "privato" come tendenza generale dell'ordinamento e in particolare per i servizi sociali 39
3.2. Le problematiche connesse alla valorizzazione del "privato" 47
CAPITOLO PRIMO - IL RAPPORTO DELL'UTENTE CON IL SERVIZIO PUBBLICO TRA DISCREZIONALITA E VINCOLO  
1.1. La configurazione dell'intervento pubblico nei servizi alla persona in termini di elevata discre-zionalità con il correlato basso livello di protezione dell'utenza 49
1.2. Il primo (debole) impatto delle norme costituzionali rèlative ai servizi alla persona 52
1.3. Considerazioni generali circa il progressivo rafforzarsi della posizione dell'utenza quale esito dell'accentuarsi dei vincoli per gli operatori: cenni ai casi della scuola e della sanità 59
1.4. Segue: Il caso dei servizi sociali 70
1.4.1. Sulla configurabilità di un nucleo essenziale del diritto costituzionale all'assistenza 70
1.4.2. Il diritto dell'utente alle prestazioni essenziali secondo il principio dell'universalità selettiva 81
1.4.3. I livelli essenziali delle prestazioni come elemento di necessaria uniformità nella disciplina della materia. Conseguenze sul piano della tutela dell'utente 89
1.4.4. Il diritto di partecipazione al procedimento e di accesso agli atti 96
1.4.5. Il diritto alla qualità ed efficienza dei servizi 104
1.4.6. Segue: il diritto al reclamo e quello all'indennizzo 116
1.4.7. Mezzi extragiudiziali di tutela dei diritti: il difensore civico, il tribunale per i diritti del malato 126
1.5. La tutela nei confronti dei gestori privati operanti dentro e fuori il servizio pubblico 132
1.6. Considerazioni finali: una tutela "a geometria variabile" nel quadro della crisi della distinzione tra diritto soggettivo e interesse legittimo 141
CAPITOLO SECONDO - LA LIBERTÀ DI SCELTA DELL'UTENTE  
2.1. La libertà di scelta come valore costituzionale e fattore di innalzamento della qualità dei servizi 147
2.2. Prima condizione per l'esercizio della libertà di scelta: l'informazione adeguata 150
 
2.3. Seconda condizione per l'esercizio della libertà di scelta: il pluralismo degli operatori e in particolare la competizione pubblico-privato 153
2.4. Pubblico e privato nelle norme costituzionali relative ai servizi alla persona 155
2.4.1. Rilevanza del principio di sussidiarietà orizzontale 155
2.4.2. Limiti costituzionali all'applicazione del principio di sussidiarietà 160
2.5. La libertà di scelta nel servizio pubblico. L'evoluzione organizzativa come risposta (anche) all'esigenza di realizzare tale libertà 168
2.5.1. Il pluralismo nei servizi pubblici: l'ingresso dei privati e la "scomposizione" del pubblico. Tipologia dei soggetti 168
2.5.2. Il ruolo dei gestori privati nell'ambito dei servizi pubblici alla persona. Le modalità di raccordo con il sistema pubblico, analisi dei vari modelli: il convenzionamento e l'accreditamento 175
2.5.3. Segue: I vouchers (o buoni o titoli d'acquisto) 196
2.5.4. De iure condendo: verso un "mercato" dei servizi alla persona 200
2.5.4.1. La questione della riconducibilità dei moduli organizzativi di cui alla legislazione statale alla nozione di "livelli essenziali" 200
2.5.4.2. Pluralità di soluzioni possibili per il legislatore regionale nel rispetto del valore della libertà di scelta. Analisi di due modelli tipo 203
2.5.4.3. La collocazione del no profit: riserva di un ruolo privilegiato o comunque peculiare? 208
CAPITOLO TERZO - L'UTENTE COME CODECISORE E "GESTORE" DELL'INTERVENTO PUBBLICO  
3.1. Note di sintesi e considerazioni introduttive 213
3.2. La partecipazione degli utenti ai processi decisionali 215
3.3. Forme nuove di intervento nei servizi sociali: l'"accordo" su prestazioni pubbliche; il sostegno pubblico dell'utente che autogestisce il proprio bisogno sociale "in famiglia"; le cd. iniziative di auto/mutuo aiuto 219
3.4. Verso l'autoamministrazione 230
3.5. Evoluzione organizzativa e tutela dell'utente: alcune considerazioni finali 234
CAPITOLO QUARTO - LA TUTELA GIURISDIZIONALE  
4.1. Il riparto di giurisdizione in materia di servizi pubblici fino al recente intervento della Corte costituzionale 237
4.2. Il riassetto operato dalla sentenza della Corte costituzionale del 6 luglio 2004 n. 204 248
4.3. Il "nuovo" riparto di giurisdizione con riguardo ai rapporti d'utenza nell'ambito dei servizi sociali 251
4.4. La tutela principale e quella cautelare ovvero i provvedimenti ottenibili dal giudice amministrativo nei confronti del gestore operante nel servizio pubblico 256
4.4.1. Tipologia delle sentenze e mezzi istruttori (cenni) 256
4.4.2. Il risarcimento per equivalente monetario e il risarcimento in forma specifica 265
4.4.3. La tutela cautelare 270
4.5. Considerazioni finali in ordine alla tutela dell'utente fra giudice amministrativo e giudice ordinario 272
CONCLUSIONI 279
Indice degli Autori 287