Scena del crimine

: Storie di delitti efferati e di investigazioni scientifiche / di Carlo Lucarelli, Massimo Picozzi. - Milano : Mondadori, 2005. - 226 p. ; 21 cm.

"Perché il delitto, seppur non ha voce, ha una sua lingua." Shakespeare, Amleto.
Marta Russo, O.J. Simpson, Gianfranco Stevanin. Storie di delitti, spesso senza un motivo apparente, a volte persino opera di un serial killer. Casi che hanno riempito le pagine dei giornali, che ci hanno tenuto col fiato sospeso e che talvolta aspettano ancora una soluzione definitiva, la prova indiscutibile che incastra il colpevole. In ogni omicidio efferato, ma anche in un attentato terroristico, o in un suicidio, la "scena del crimine", come la chiamano gli investigatori, è il luogo in cui tutto ha inizio. È lì che gli inquirenti iniziano a rispondere alle fatidiche sei domande che segnano l'andamento di ogni indagine. Che cosa è successo e dove è avvenuto? Chi è la vittima? Quando è stata uccisa? Come? E infine la domanda fondamentale, quella che apre davvero la strada per inchiodare il colpevole: perché la vittima è stata uccisa? Si uccide infatti per passione, per denaro, per vendetta. Qualche volta per un banale litigio. Ma un motivo c'è sempre.
Carlo Lucarelli, grande scrittore di noir, autore e conduttore di trasmissioni televisive come "Misteri in blu" e "Blu notte", e Massimo Picozzi, psichiatra e criminologo, che ha condotto programmi di grande popolarità come "SK. Predatori di uomini" e "Giallo 1", tornano insieme, dopo il successo di Serial killer, per raccontarci i grandi casi di cronaca nera che hanno insanguinato questi ultimi anni e per descriverci il modo in cui investigatori e scienziati forensi ne sono venuti a capo ricorrendo alle più attuali tecniche investigative. Dalla morte della contessa Vacca Agusta allo schianto di Luigi Fasulo nel grattacielo Pirelli di Milano; dal micidiale attentato al palazzo del Fbi di Oklahoma City alla storia di Harold Shipman, il medico inglese autore dell'omicidio di centinaia di pazienti, Lucarelli e Picozzi ricostruiscono passo passo quali sono le tecniche e le strategie a cui gli inquirenti ricorrono dal momento del loro arrivo sulla scena del crimine e illustrano i principi scientifici e gli strumenti che sono necessari perché un investigatore possa dare una risposta a ognuna di quelle sei domande che segnano il tracciato obbligato di ogni indagine.
Perché in tutti i delitti il criminale lascia sempre una traccia, una prova che lo lega alla sua vittima.
Quella traccia bisogna trovarla, bisogna saperla riconoscere. Perché è proprio lì, sulla scena del crimine.


Indice

Prefazione - Piccoli assassini grandi eroi mediatici 9
Introduzione - Una parte spesso evitata dal lettore, ma qui vivamente raccomandata 17
Ragazzi che uccidono: un fenomeno in aumento? 19
Lonate Ceppino: due ragazzi, una giovane prostituta 25
Mariano Comense: Michele e l'omicidio del piccolo Claudio 35
 
Chiavenna: tre ragazze, tra noia, patologia e satanismo 45
Sesto San Giovanni: Roberto e Monica, nel cortile della scuola 65
Novi Ligure: Erika e Omar 75
Perché i ragazzi uccidono? Cosa possiamo fare? 97
Postfazione - A cosa servono questi psichiatri? 115
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