LIUC Papers n. 94, supplemento a ottobre 2001 - Etica, diritto ed economia, 4

Razionalità limitata e regole contrattuali: promesse e problemi della nuova analisi economica del diritto

Giuseppe Bellantuono

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Sommario

La Behavioral Law and Economics rappresenta oggi il tentativo più ambizioso di superare uno dei principali limiti dell'analisi economica del diritto, e cioè il ricorso ad un modello di razionalità perfetta che non trova riscontro nei comportamenti realmente osservabili. Si tratta però di un tentativo che, nell'affidarsi esclusivamente agli approcci di psicologia cognitiva basati sull'individuazione dei c.d. "errori cognitivi", arriva a conclusioni difficilmente condivisibili sugli spazi e le possibilità dell'intervento statale. L'articolo propone invece di utilizzare gli approcci di psicologia cognitiva più vicini all'idea simoniana di razionalità limitata. Fra questi, la psicologia evolutiva rinuncia al confronto fra comportamenti reali e assiomi del modello tradizionale di razionalità, elemento caratterizzante dell'impostazione nota come Heuristics and Biases, e propone di analizzare i fattori che agevolano, ostacolano o interagiscono con il processo decisionale di individui e organizzazioni. Il confronto fra le due prospettive è sviluppato con particolare riferimento alla scelta delle regole contrattuali. Si propone, inoltre, di utilizzare la nozione di razionalità limitata come fattore discriminante nella distribuzione dei poteri decisionali fra gli organi statali e fra questi ultimi e i privati.

Abstract

Today Behavioral Law and Economics is the most ambitious attempt to overcome one of the main limits of Law and Economics, that is the recourse to a model of rationality which is little supported by empirical evidence. However, such an attempt relies exclusively on the idea of "cognitive bias" developed by cognitive psychologists Daniel Kahneman and Amos Tversky. From a normative point of view, the implications of that approach are debatable. The paper proposes to look at psychological schools which show stronger links with the original notion of bounded rationality introduced by Herbert Simon. Among these schools, evolutionary psychology rejects the comparison between observed behavior and the axioms of perfect rationality and tries to find out the factors that ease, obstruct or interact with the decision-making process. The differences between the perspective of Behavioral Law and Economics and other psychological approaches are explored in the field of contract law. Moreover, additional considerations are developed on the comparison between the bounded rationality of public and private organizations and its consequences for the allocation of decision-making authority.

 
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