LIUC Papers n. 275, settembre 2014 - Etica, diritto ed economia, 15

Economia civile: fondamenti storici e buone pratiche attuali. Il caso "ospedale regionale di Locarno"

Maurizio Benedetti, Gaetano Citro, Angela Greco, Massimo Folador

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Sommario

La crisi d’origine finanziaria che dal 2007 sta coinvolgendo il mondo occidentale ha prodotto effetti pesantemente negativi anche sull’economia reale, con gravi conseguenze sociali tuttora presenti in molti Paesi, particolarmente in Europa. La presenza di un mercato globalizzato e di una finanza sempre più autoreferenziale e poco rivolta all’economia reale, pongono oggi in discussione la validità dello stesso modello di sviluppo proposto dall’economia classica o mainstream. Risalendo alla nascita degli studi economici, si scopre che l’origine dell’economia come disciplina autonoma avviene in Italia, a metà del XVIII secolo, con il partenopeo Antonio Genovesi che avvia la prima facoltà d’economia. Distante dal concetto attuale di supporto ad un mercato che si autogestisce, l’economia è considerata una scienza sociale, funzionale cioè al raggiungimento del benessere collettivo. I principi cardine della reciprocità, fiducia, scambio relazionale ne costituiscono le basi, in quanto fonti di progresso e benessere dell’individuo e della comunità in cui è inserito, tanto da essere definita economia civile. Altri esponenti dell’illuminismo italiano (Verri), ma anche lo scozzese Adam Smith, traggono spunto da quei principi per interpretare i fattori dello sviluppo e proporre ulteriori contributi. Nel secolo successivo, figure di rilievo come Beccaria, Romagnosi e Cattaneo proseguono su tale tracciato. L’avvio della rivoluzione industriale e del ruolo del mercato come propulsore di crescita, tuttavia, privilegia la diffusione del pensiero anglosassone che si richiama al lavoro di Smith (eletto a “padre” dell’economia classica), ma ne fa un utilizzo parziale e ne snatura gran parte dei principi di base. Più recentemente, a livello microeconomico aziendale, si è avviato un parziale recupero di quei valori originari, focalizzando l’attenzione sui concetti di pluralità di stakeholders e responsabilità sociale d’impresa.

Tramite questa rilettura del percorso dell’economia come scienza sociale, il presente lavoro vuole fornire un contributo originale, cercando di verificare se i valori proposti dall’economia civile consentano applicazioni positive alla realtà attuale. Individuato un concreto caso aziendale dove tali principi sono alla base dell’agire quotidiano, se ne sono valutati gli effetti in termini di risultati economici e qualitativi. Si è, cioè, posto in parallelo il percorso d’analisi storico-teorica con le pratiche effettivamente operate dall’Ospedale Regionale “La Carità” di Locarno, punta d’eccellenza in Svizzera, non solo nel settore sanitario. Attraverso un approfondito esame qualitativo e quantitativo di strategie aziendali, comportamenti organizzativi e risultati si è arrivati alla conferma che l’investimento nei valori fondanti dell’economia civile viene a costituire, nel medio-lungo periodo, un intangible asset che può creare valore economico e sociale. Nel caso esaminato, si è dimostrato che un clima aziendale favorevole alle relazioni interpersonali produttive d’idee innovative e di reciproca crescita, genera continui miglioramenti qualitativi nei rapporti con i principali portatori d’interesse e produce risultati economici di rilievo, ai vertici fra le realtà operative pubbliche e private del settore d’appartenenza.

Abstract

The great financial crisis started in 2007 in the Western world has spread its bad effects to the economies of many countries and is still generating serious social problems, particularly in Europe. The globalization of markets and a financial system increasingly self-regulated are now bringing a charge against the further sustainability of the mainstream economics. Going back to the sources of the economic studies, we discover that the country where economics became an independent research field was actually Italy. In fact Antonio Genovesi, born near Naples, established the first Faculty of Economics in the mid of the 18th century. Far away from the present market economic model, the one proposed by his School was closer to the idea of economics as a social science, aimed to find out the best rules and ways of creating general well-being. Under the name of Civil Economics, values like mutual confidence, respectful relationships and ethical behavior are the essential background for individual and general progress. Other Italian famous thinkers of the time (Verri) and Adam Smith, from Scotland, took advantage from these studies for their analysis and research about the reasons of wealth and ways of growth of nations. Beccaria, Romagnosi and Cattaneo, following the same path, gave further relevant contributions in the 19th century. Nevertheless, the Industrial Revolution and the role of market as the main regulatory body of the economic system diverted the interest to the neoclassical or mainstream economics. Only more recently, some schools of management revalued such principles at a corporate level, introducing the concept of a plurality of stakeholders and the corporate social responsibility (CSR). This paper aims to verify whether the values proposed by Civil Economics can find an application in the present situation, at least at the microeconomic level of corporate organizations. Once identified an organization undertaking these values as a driver for strategies and day-by-day management, we made an appraisal of the consequences on qualitative and economic performances. Following this criteria, the case chosen is “Ospedale Regionale La Carità di Locarno” (OdL), in Switzerland, well-known for its best practices among Swiss organizations, in (and out) the health services sector. We found out that the long-time investment the management has been realizing into those ethical principles contributes to build up an intangible asset generating economic and social value. Organizational behaviors and rules fostering innovation and individual commitment create ongoing qualitative improvements, high levels of stakeholders’ satisfaction and first-rate economic performances, placing OdL as an example of excellence in its field of activity.

 
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