LIUC Papers n. 206, settembre 2007 - Economia e Impresa, 53

Trade and quality: theoretical and empirical evidence for the euro zone

Massimiliano Serati

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Sommario

Sin dal contributo di Linder (1961) l’elemento qualità è considerato come uno dei fattori propulsivi principali delle esportazioni, specialmente per i paesi più industrializzati. In ogni caso, stanti le difficoltà di misurazione di questo fenomeno, gli studi macro-econometrici ad esso dedicati sono poco numerosi e non hanno portato a conclusioni definitive. In questo lavoro cerchiamo di fare luce sia dal punto di vista teorico, sia da quello empirico, sull’impatto della qualità a carico della performance esportativa dell’area dell’Euro a 12 paesi. Per evitare problemi di mispecificazione e endogeneità frequenti nella letteratura empirica relativa alle equazioni di esportazione, modelliamo endogenamente le esportazioni congiuntamente a PIL, inflazione e tasso di cambio. A tal fine viene costruita una versione modificata e allargata di un modello Neo-Keynesiano di economia aperta alla Clarida, Galì e Gertler (2001) adattata al caso di una grande economia. In base ai moltiplicatori di impatto teorici viene definito un set di restrizioni di segno utili a identificare il fattore qualità come uno degli shock strutturali del VAR che rappresenta la forma ridotta del modello teorico. In questo modo si evitano le distorsioni legate all’utilizzo di una misura diretta, ma tipicamente incompleta, parziale o distorta della qualità. L’evidenza empirica mostra che un incremento del livello qualitativo dei prodotti esportati è destinato a rafforzare la competitività dell’area Euro migliorando il saldo della Bilancia Commerciale, senza che questo si accompagni a effetti di peggioramento delle ragioni di scambio.

Abstract

Since the contribution of Linder (1961) product quality is considered as a factor potentially boosting exports, especially for the most industrialized countries. However, being quality difficult to be measured, the macro-econometric studies on its role are not numerous and have not produced clear-cut results. In this paper we shed some light on the theoretical and empirical impact of product quality on the export performance of the EU-12 area. To avoid problems of mis-specification and endogeneity usual in the empirical literature on trade equations, we model exports as jointly endogenous with GDP, inflation and exchange rate. For this purpose we modify and enlarge a New Keynesian open economy model à la Clarida, Galì and Gertler (2001) to adapt it to a large open economy. Sign restrictions, based on theoretical impact multipliers, enable the identification of quality as one of the structural shocks of the corresponding Bayesian VAR, avoiding drawbacks connected to the choice of an incomplete, partial or biased proxy of the phenomenon. The empirical evidence shows that a quality upgrade might reinforce the EU competitiveness leading to an improvement of the current account, without any unfavourable effect on terms of trade.

 
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