LIUC Papers n. 177, supplemento a settembre 2005 - Impresa e istituzioni, 24

Aspettative degli investitori nella gestione dei fondi pensione: un confronto tra Italia e USA

Marialuisa Ceprini

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Sommario

I gestori nell’amministrare i fondi, obbligatori e volontari, devono tener conto delle aspettative degli investitori che fiduciosamente gli affidarono i loro risparmi di lavoro per accumulare un futuro reddito da pensionamento. Ma che cosa accadrebbe se l’investimento, in azioni e obbligazioni di una compagnia coinvolta in un crack finanziario, fosse sottoscritto nel fondo obbligatorio previdenziale del primo pilastro invece che nei fondi volontari del secondo pilastro? Partendo da questo inquietante interrogativo e dopo un’accurata analisi della dinamica dei quattro maggiori crack finanziari che hanno sconvolto l’Italia e gli USA, l’autore focalizza l’elevato rischio del reddito di un fondo pensione che un pensionato sottoscrisse al tempo in cui era lavoratore. Vengono, quindi, discusse alcune ipotesi di revisione nel tentativo di migliorare i fondi esistenti nei due paesi.

Abstract

Managers, while administrating mandatory or voluntary funds, must bear in mind investors’ expectations since they entrust mangers with their working saving for accumulating a future pension income. But what would happen if the investment, in stock or bond of a company involved in a financial crack, was subscribed in the mandatory Social Security fund instead of the second-tier voluntary pension funds? Setting out from this scaring point, and through a brief analysis of the four major financial cracks that shacked Italy and USA, the author focuses on the income high risk of a pension fund that a pensioner subscribed at the time when he was a worker. Therefore, some revision hypotheses are discussed aiming to improve the current pension funds in both countries.

 
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