LIUC Papers n. 148, maggio 2004 - Impresa e istituzioni, 21

Unione monetaria, Banca centrale europea e allargamento dell'Unione Europea

Alberto Malatesta

Note biografiche dell'autore  Alberto Malatesta

Professore ordinario di Diritto internazionale nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Cattaneo-LIUC e Direttore dell'Istituto di Diritto.

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Sommario

Il saggio illustra i caratteri e il funzionamento della BCE nel quadro dell'UEM e nella prospettiva del recentissimo allargamento dell'Unione europea. L'Autore esamina in particolare la struttura istituzionale della BCE, con attenzione ad alcune questioni specifiche tra le quali: il ruolo del Consiglio direttivo, principale organo della BCE, e il suo sistema di votazione; l'ampia indipendenza e la correlata limitata responsabilità della Banca verso la collettività. In relazione al sistema di voto del Consiglio direttivo, l'Autore esprime critiche sia sulla recente riforma del 2003, approvata in vista dell'allargamento, sia sulla posizione dominante e ufficiale, secondo la quale i governatori nazionali dovrebbero perseguire in questa sede l'interesse comune della c.d. zona euro. Al contrario, essi dovrebbero rappresentare i propri Stati di appartenenza e gli interessi e le istanze di questi ultimi. Quanto alla responsabilità della Banca, l'Autore auspica in materia un maggior coinvolgimento del Parlamento europeo, al momento dotati di scarsi poteri di controllo.

Abstract

This essay examines the main characters of the ECB within the EMU, in the light of the very recent enlargement of the European Union. The Author studies the institutional aspects of the ECB, with particular attention to the following specific issues: the Governing Council - main body of the ECB -, and its voting system; the wide independence and the consequent limited accountability of the Bank. As to the voting system of the Governing Council, the Author is very critical both on the recent reform, approved in order to face at the enlargement, and on the official and dominant opinion, according to which the national governors, when sitting in the Council, should pursue the common interest of the so called Euro zone. On the contrary, in this seat they should represent their States, and claim the interests and the claims of the same. As to the accountability of the Bank, the Author upholds a greater involvement of the European Parliament, at the moment provided with very few powers in the matter.